Ergastolo a Ballinari per l'omicidio Mazzotti

Ergastolo a Ballinari per l'omicidio Mazzotti Ergastolo a Ballinari per l'omicidio Mazzotti La corte di Lugano ha nuovamente riconosciuto colpevole di omicidio l'ex contrabbandiere ticinese implicato nella tragedia NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE LUGANO — Per la seconda volta, la giustizia svizzera ha decretato l'ergastolo per Libero Ballinari, 30 anni, l'unico ticinese della banda che sequestrò e uccise Cristina Mazzotti. La ragazza fu sequestrata il 1° luglio 1975 nei pressi della sua villa di Eupilio (Como). Trasportata a Castelletto Ticino, nella cascina di Giuliano Angelini, fu tenuta prigioniera in un'angusta buca nella quale faticava addirittura a respirare. Mori un mese dopo, stroncata anche dai farmaci che i suoi carcerieri le propinavano per tenerla calma. n cadavere fu gettato da ngelini, Gianni Geroldi e Ballinari in una discarica di Galliate (Novara). Per la liberazione della ragazza il padre, commerciante di granaglie, poi morto di crepacuore, versò un riscatto di un miliardo quando Cristina era già stata uccisa. Ballinari è già stato condannato all'ergastolo, in Italia, in contumacia. La stessa pena gli è stata inflitta — il 3 giugno 1977 — dalle Assise Criminali di Lugano. La sentenza, però, fu annullata dalla Corte di Cassazione alvetica per un vizio procedurale. Ieri, comunque, la condanna a vita è stata confermata per questo ex contrabbandiere e non ha sorpreso nessuno. L'ergastolo era stato chiesto nei giorni scorsi dal pubblico ministero, aw. Paolo Bernasconi, dopo l'interrogatorio dei carcerieri di Cristina, trasferiti a Lugano dalle carceri italiane in cui si trovavano: il sempre loquace Giuliano Angelini; la sua donna, Loredana Petroncini (che visse accanto a Cristina senza aiutarla); l'insignificante Gianni Geroldi, quasi plagiato dall'Angelini, e l'ex prostituta Rosa Cristiano. Il difensore di Ballinari, aw. Piero Colombo, si è invano battuto per dimostrare che il suo assistito è colpevole di sequestro e di estorsione, ma non di assassinio. Ma i giudici hanno riconfermato che Ballinari è colpevole anche di omicidio, riconfermando l'ergastolo. Ergastolo per modo di dire perché stando alle leggi svizzere, Ballinari potrà ritornare libero nel 1990. Ha dichiarato il presidente della Corte, aw. Plinio RotaUnti: «71 nuovo processo a Ballinari non è stato inutile. Ha dimostrato, tra l'altro, lo scrupolo della giustizia svizzera e ha confermato che Ballinari fu pienamente coinvolto nel sequestro e nell'assassinio di Cristina Mazzotti La I Corte ha dovuto però constatare che nei cinque anni trascorsi in carcere l'imputato ha trovato il modo di ledere nuovamente il profondo rispetto che tutti hanno nei confronti dei parenti della vittima. L'attuale arroganza di Ballinari e la sua ripugnante fantasia emersa nel libro da lui scritto in carcere sulla tragedia di Cristina Mazzotti, lo dimostrano: Ballinari, dunque, è colpevole di assassinio, anche se ancora non si sa dove e come sia morta Cristina, se in casa della Cristiano, oppure sull'auto che doveva portarla in un'altra prigione. Caso chiuso, dunque, anche in Svizzera, ma molti interrogativi rimangono. Che fine hanno fatto, ad esempio, gli 800 milioni del riscatto non recuperati? Chi ha organizzato e gestito il sequestro? Non certo i vari Angelini o i vari calabresi che sono f miti in carcere. Sono tutte comparse. I capi, i boss sono rimasti impuniti. Ballinari è stato anche condannato al risarcimento morale di un franco svizzero alla famiglia Mazzotti, al pagamento della «tassa di giustizia» di 5000 franchi e delle spese processuali. L'ex contrabbandiere alla lettura della sentenza non s'è scomposto. Ha chinato il capo e se n'è andato scortato dai gendarmi. Adolfo Caldarini I

Luoghi citati: Castelletto Ticino, Como, Eupilio, Galliate, Italia, Lugano, Novara, Svizzera