Per i voli è «tregua armata» niente scioperi per dieci giorni

Per i voli è «tregua armata» niente scioperi per dieci giorni L'Anpac per decidere aspetta rincontro con l'Intersind Per i voli è «tregua armata» niente scioperi per dieci giorni ROMA —Tregua nel trasporto aereo. L'associazione autonoma del piloti Anpac ha rinviato a dopo 11 24 novembre, quando ci sarà un nuovo incontro con l'Intersind, la conferma o no delle 168 ore di sciopero proclamate per protestare contro la rigida posizione assunta dall'associazione sindacale delle imprese a partecipazione statale nella vertenza per il rinnovo contrattuale. Anche il coordinamento dei controllori di volo, le organizzazioni dei tecnici di volo, 1 sindacati del personale a terra segnano il passo in attesa che si verifichi qualcosa di nuovo. Analogo atteggiamento è stato assunto dalle organizzazioni dei vigili del fuoco, che hanno sospeso astensioni già programmate e che avrebbero potuto avere pesanti ripercussioni sul traffico aereo in seguito al blocco dei servizi di sicurezza negli aeroporti. Si tratta, comunque, di una «tregua armata: Le varie categorie, sono pronte ad attuare scioperi a catena, se le diverse controversie non verranno sbloccate al più presto. «I piloti — ha dichiarato il comandante Pellegrino, presidente dell' Anpac — sono al limite della pazienza e sono decisi a dare corso al pacchetto di 168 ore di sciopero se, nella prossima tornata di trattativa fissata per il 24 novembre, non dovessero emergere concreti segnali di disponibilità da parte dell'Intersind». Pellegrino ha aggiunto: «La categoria è molto preoccupata. Non è stata ancora rimossa la reticenza delle aziende ad iniziare un concreto negoziato che tenga conto della professionalità e della responsabilità dei piloti. Ricordo che il potere di acquisto dei piloti è diminuito nell'ultimo decennio del 345% e che la categoria non dispone di contratti integrativi aziendali: Anche la federazione trasporti Cgil rileva che «Za trattativa per i piloti procede a un ritmo non certo esaltante, pur essendosi registrato un clima meno teso e più costruttivo'. Paralisi invece nel porto di Genova, ieri per lo sciopero degli equipaggi dei rimorchiatori e per le assemblee dei lavoratori della «Compagnia unica merci varie» e dei consortili, cioè dei.dipendenti del Consorzio Autonomo, l'ente pubblico di gestione dello scalo. Lo sciopero dei "marittimi imbarcati sui rimorchiatori si concluderà in serata ed è stato determinato dalla vertenza in atto da parecchio tempo con la federazione degli armatori per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Le assemblee sono state tenute dagli scaricatori della «Compagnia unica merci varie» (una sorta di cooperativa che si rifa alle antiche corporazioni) che hanno discusso a lungo del rinnovo del contratto di lavoro e hanno concluso con la richiesta di inserire nella « piatta¬ forma» nazionale ulteriori rivendicazioni. Anche i dipendenti del consorzio autonomo del porto si sono riuniti (ieri mattina) per discutere del rinnovo del contratto nazionale di lavoro e del patto integrativo. La riunione si è conclusa con l'accettazione della «piattaforma nazionale», mentre è stato dichiarato lo stato di agitazione perché il ministero non ha ancora ratificato l'inquadramento basato su nuovi criteri di professionalità, g. c. f.

Persone citate: Tregua

Luoghi citati: Genova, Roma