Corteo di operai ha seguito i funerali di Renato Briano

Corteo di operai ha seguito i funerali di Renato Briano Un minuto di silenzio nelle fabbriche milanesi Corteo di operai ha seguito i funerali di Renato Briano MILANO — «Aveva fame e sete di giustizia che esprimeva nella famiglia e nel lavoro. Portava nel cuore il culto dell'onestà e della pace». Con queste parole Renato Briano è stato ricordato ieri dall'arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini che ha celebrato il rito funebre nella chiesa del Preziosissimo Sangue di Gesù a poche decine di metri dalla casa di Piazza Grandi 5 dove il dirigente della Ercole Marcili assassinato martedì mattina dalle Br abitava con la famiglia. La bara era stata portata in chiesa poco prima a bordo di un carro funebre partito dal portone dell'abitazione di Briano, dietro al quale si era formato un lungo corteo che attraversava piazza Grandi in tutta la sua larghezza, fino appunto alla chiesa. In silenzio alcune migliaia di persone hanno seguito la moglie di Briano, Elide Ricciardi, i figli Italo, 17 anni. Maria Adelaide, 15, Andrea, 13, e i due anziani genitori del dirigente. C'erano tanti operai della Ercole Marelli, venuti da Sesto San Giovanni con i pullman e nel¬ le altre fabbriche di Milano nei turni pomeridiani si è osservato, secondo quanto gli stessi sindacati avevano chiesto, un minuto di raccoglimento. Dietro il feretro anche il ministro degli Interni Rognoni, vicino al sindaco Tognoli e al prefetto Vicari. Il procuratore della Repubblica Oresti, 11 vicepresidente della provincia Mariani, il presidente dell'Anpi di Milano Casali. C'era la corona del Presidente della Repubblica sorretta dai corazzieri, i gonfaloni dei comuni di Milano e Sesto San Giovanni. Solo metà della folla che aveva seguito il feretro ha trovato posto nella chiesa, mentre il resto ha atteso fuori, su corso XXII Marzo, che la cerimonia terminasse. •Perché — si è chiesto l'arcivescovo — perché ci è stato strappato, perché ancora questa barbarie inutile, proprio nel momento in cui sembrava ci fosse dato un po'di respiro? Ma non c'è logica nella follia, nel fanatismo, se non la logica assurda della distruzione e della morte». Al termine si è formato un corteo di auto e pullman che ha accompagnato le spoglie di Renato Briano al cimitero Monumentale dove sono state tumulate.

Luoghi citati: Milano, Sesto San Giovanni