L'Italia aumenterà le spese Nato Ancora incerti i partner europei
L'Italia aumenterà le spese Nato Ancora incerti i partner europei Conclusa la riunione dei ministri della Difesa L'Italia aumenterà le spese Nato Ancora incerti i partner europei Lo ha confermato il ministro Lagorio: 3% in più Tanno a partire dal 1981 - Rinviato l'annuncio sulla dislocazione degli euromissili DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BRUXELLES — La Danimarca non ce la farà, l'Olanda neppure, la Germania vi sta rinunciando, il Belgio si tira indietro, l'Inghilterra non ha ancora deciso, ma l'Italia, ha detto ai giornalisti il ministro per la Ditesa Lelio Lagorio, rispetterà certamente, nel 1981, la decisione non vincolante della Nato di accrescere le spese militari del 3% all'anno fino al 1986. Parte di questi soldi finiranno all'industria degli armamenti americana, che cosi potrà finanziare il riarmo prospettato dal presidente eletto Ronald Reagan. Per la Nato, Lelio Lagorio, socialista, si dimostra un otti- mo interlocutore. Ha accettato la nuova strategia nucleare americana (criticata dai russi) per colpire obiettivi militari e non le grandi città in caso di guerra, rispetterà il programma di modernizzazione delle nostre forze armate deciso nel 1975 e 11 livello delle spese per la sicurezza concordato a larga maggioranza parlamentare. Inoltre, è soddisfatto che, pur non avendo la «doppia chiave» per l'eventuale lancio degli euromissili dall'Italia, il protocollo italo-americano sull'argomento rispetta pienamente la nostra sovranità, sostiene 11 negoziato sulle armi eurostràtegiche, in parallelo alla realizzazione del programma di modernizzazione nucleare, anche se si rende conto che dureranno a lungo. I democristiani belgi e olandesi, oltre ai socialdemocratici tedeschi, sono motivo di preoccupazione per il Pentagono, ma Lagorio è su posizioni molto coerenti con le tradizioni italiane nelle questioni della difesa. Parlando ai giornalisti dopo la fine della riunione del «Gruppo per la pianificazione nucleare» della Nato, Lagorio ha detto che l'Italia sostiene anche il riarmo nel settore delle forze convenzionali per tenere elevata la «soglia» nucleare (ovvero il momento in cui si dovrà fare ricorso alle armi atomiche) e per affermare la nostra indipendenza dall'America. Per gli euromissili, Lagorio ha detto che l'Italia 11 accoglierà senz'altro sul suo territorio, sempre che non ci sia un accordo chiaro e controllabile su queste armi con la Russia. Lagorio ha smentito che la base dei missili sarà quella riferita da quasi tutti i giornali italiani, e ha detto che l'annuncio sarà fatto tra breve assieme a una analoga dichiarazione della Germania. Harold Brown, ministro della Difesa americano, ha detto che l'America mantiene e continuerà ad avere la parità strategica nucleare con la Russia, anche se l'eventuale non adesione agli accordi sui Salt 2 la costringesse a spendere di più. La potenza nucleare americana, ha detto il capo del Pentagono, aumenterà verso il 1985. Attualmen¬ te l'America dispone di undicimila testate atomiche, contro le cinquemila sovietiche. Queste ultime, però, sono destinate ad aumentare e sono anche più potenti di quelle americane. Il segretario generale della Nato, Joseph Luns, ha annunciato che la Russia ha varato il più grande sommergibile atomico del mondo, con una stazza di trentamila tonnellate (quasi quanto una. portaerei). Il comunicato finale sulla riunione ribadisce le preoccupazioni per l'espansione delle capacità nucleari russe, riconosce 11 progetto della Nato nella modernizzazione delle armi atomiche eurostràtegiche e nella elaborazione della nuova strategia americana, attribuisce, Inoltre, grande importanza ai negoziati, appena iniziati a Ginevra, sul controllo degli euromissili. Nel comunicato non c'è alcun riferimento agli accordi Salt 2, che il presidente eletto americano Ronald Reagan intende rinegoziare, ma si sottolinea l'importanza di negoziati sulle armi strategiche tra Mosca e Washington. r.p.
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