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Spia russa scoperta a Parigi Trasmetteva a Mosca informazioni industriali Spia russa scoperta a Parigi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Il controspionaggio francese ha smascherato l'attività di un francese (di origine russa) che trasmetteva informazioni segrete a due funzionari dell'ambasciata sovietica a Parigi. I due diplomatici hanno già lasciato discretamente la Francia (come accade sempre in circostanze simili); l'uomo è stato deferito alla Corte di sicurezza dello Stato sotto l'accusa di «intelligenza con agenti d'una potenza straniera di natura a nuocere alla situazione militare diplomatica o agli interessi economici della Francia e dei Paesi membri della Nato». L'uomo è stato arrestato alla fine di ottobre. Ma la no¬ tizia è trapelata adesso. L'accusato, che si chiama Vladimir Zolotarensko, rischia 20 anni di carcere. Ma le informazioni che ha fornito all'Urss non sembrano, secondo fonti informate, molto preziose. Zolotarensko infatti lavorava all'ufficio fotocopie dell'agenzia Agard (Gruppo consultivo per la ricerca e lo sviluppo aerospaziale) che ha sede a Neuilly. presso Parigi, e che opera in collegamento con la Nato. Ma la Agard è una agenzia civile e la Francia non fa più parte del dispositivo militare integrato della Nato dall'epoca di De Gaulle. E' azzardato perciò presumere che attraverso questa agenzia, e quindi per le mani della spia, siano passate informazioni «top secret». Si ritiene, in definitiva, che le notizie fornite agli emissari sovietici fossero di natura industriale più che militare. La Nato ha aperto un'inchiesta, al pari dei servizi di sicurezza di Parigi. Negli ultimi tempi la Francia è diventata terreno di caccia prediletto dalle spie russe. Recentemente il console dell'Urss a Marsiglia, Guenadi Travko, è stato espulso perché trovato in possesso dei piani segreti del «Mirage 2000». Zolotarensko, che ha 50 anni, ed è nato in Francia da genitori russi emigrati, ha confermato di aver agito per denaro, p.pat.