La Polonia verso nuove tensioni Difficile la mediazione di Walesa di Bernard Guetta

La Polonia verso nuove tensioni Difficile la mediazione di Walesa Minacciati nuovi scioperi a partire da lunedì prossimo La Polonia verso nuove tensioni Difficile la mediazione di Walesa NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — A quasi una settimana dal riconoscimento definitivo di «Solidarietà», ie possibilità di stabilizzazione politica in Polonia sembrano inesistenti. Certo, il pericolo di uno scontro violento non esiste più, almeno per ora, ma i problemi restano ancora, più visibili nella relativa calma di oggi. Innanzitutto si sta aggravando ogni giorno di più il problema degli aumenti salariali. I rappresentanti del personale sanitario — un centinaio di persone — che da una settimana occupano una stanza della prefettura di Danzica dopo la rottura dei negoziati con il governo, hanno il sostegno dell'opinione pubblica: lettere e telegrammi d'incoraggiamento arrivano da tutto il Paese. Gli studenti di medicina di Varsavia minacciano di seguire l'esempio dei loro compagni di Danzica, che hanno occupato la facoltà in segno di solidarietà con 1 lavoratori. I tentativi di riprendere le trattative sono falliti, e il conflitto si allarga: solo rivendicativo al suo inizio, verte ormai sulle condizioni poco brillanti delle strutture ospedaliere. Medici e infermieri anziché scendere in sciopero —non glielo permettono ragioni di deontologia professionale — vanno al lavoro con una fascia bianca e rossa (i colori do- lacchi) al braccio, per dimostrare di essere in stato d'agitazione. «Lottiamo per voi», dicono i loro volantini e manifesti; e la gente, che non riesce ad avere medicine in quantità sufficiente, li legge volentieri «Solidarietà», per iniziativa del consiglio regionale di Danzica, intende organizzare, se la situazione non si sbloccherà entro lunedi, scioperi di sostegno in varie regioni. L'iniziativa potrebbe ampliarsi perché anche gli insegnanti, i cui rappresentanti partecipano all'occupazione della prefettura di Danzica, sono in fermento. Come quelle del personale sanitario, le loro rivendicazioni non sono solo economiche: protestano anche per la scarsità di materiale didattico e soprattutto per i programmi d'insegnamento. Il regime rischia di essere sommerso da un'ondata di contestazioni che, provenendo da giovani diplomati sottoccupati, fa venire in mente la contestazione giovanile esplosa nel '68 E' probabile che un compromesso sulle rivendicazioni economiche sarà raggiunto; ma intanto cresce la pressione in favore di forti aumenti salariali In tutti i settori industriali nonostante la moderazione dei dirigenti di «Solidarietà». Le autorità tentano di resistere, poi, quando viene minacciato uno sciopero, f ini^scono P61" cedere. E la spirale sembra senza fine. Gli aumenti accrescono l'inflazione. I prezzi salgono, e ognuno chiede sempre di più e con sempre maggior forza, perché la fermezza paga. Insieme alla tradizionale scarsità di carne e al pessimo raccolto di quest'anno, ciò sem¬ bra promettere alla Polonia un inverno freddo. I magazzini alimentari sono disperatamente vuoti. Lo zucchero, le patate, il burro, la frutta, i legumi e il riso sono quasi introvabili. Il mercato nero è incontrollabile, mentre si sviluppano un malcontento e un'angoscia sociale che potrebbero diventare pericolosi. Per cambiare questa situazione sarebbero necessarie due cose, al di là delle costose importazioni alimentari che non fanno che aggravare la crisi: la presentazione al Paese di un piano di riforme economiche credibile, per resuscitare la fiducia nel potere e nello Stato. E lo sviluppo rapido di una collaborazione efficace tra le autorità e i sindacati indipendenti. Quanto allo sviluppo della «partecipazione» sociale, è fortemente ostacolato sia dalle difficoltà che i nuovi sindacati incontrano nel definire il loro ruolo sia da quelle che il partito ha a ridefinire il proprio. Al di là delle rivalità personali e regionali esplose al suo interno, «Solidarietà» ha di fronte a sé due grossi problemi: una tensione permanente e la difesa dell'interesse generale. Il problema è classico, ma qui diventa particolarmente delicato, perché il movimento è portatore di enormi speranze, mentre la catastrofica situazione economica non lascia spazio per soddisfarle. Bernard Guetta Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Walesa

Luoghi citati: Danzica, Italia, Polonia, Varsavia