Non basta il presidente per la crisi in Sardegna

Non basta il presidente per la crisi in Sardegna Eletto Puddu (ma senza la giunta) Non basta il presidente per la crisi in Sardegna DAL NOSTRO CORRISPONDENTE CAGLIARI — L'elezione dell'onorevole Mario Puddu, democristiano, alla presidenza della Regione Sardegna, avvenuta l'altra sera, non ha ancora risolto le difficoltà per porre fine alla crisi politica sarda, che si trascina ormai da quasi due mesi. Puddu è stato eletto con i voti dei soli democristiani (un voto de è andato però a Soddu), mentre gli altri gruppi hanno votato per un proprio candidato di bandiera. Caduta l'ipotesi di una giunta di unità autonomistica per l'intervento della segreteria nazionale de che escludeva la partecipazione diretta del pei al governo regionale e accantonata la proposta de di Inserimento di «tecnici» genericamente di «area di sinistra», non sono ancora emerse nuove strade per le Ìndispensabili alleanze politiche. Eleggendo presidente Puddu, che è anche segretario regionale delia de, il suo partito gli ha affidato un «mandato esplorativo». Con questa formula i democristiani hanno ricomposto provvisoriamente le loro fratture Interne. Puddu ha promesso: «£' necessario un grosso sforzo da parte di tutti per salvare il progetto politico-programmatico concordato tra i partiti: senza impantanarmi nella spirale delle formule ritengo possibile realizzare, se non proprio quella ottimale, almeno un'altra che a questa si avvicini il più possìbile*. I comunisti, con una dichiarazione del vice capogruppo Gesuino Muledda, rimproverano invece alla de sarda *il tentativo di abbandonare la linea di unità autonomistica, allineandosi supinamente ai veti e alle imposizioni della segreteria nazionale*.

Persone citate: Mario Puddu, Puddu, Soddu

Luoghi citati: Cagliari, Sardegna