È morto a 90 anni il superstite della più tragica faida d'Italia

È morto a 90 anni il superstite della più tragica faida d'Italia Il sardo Giovanni Antonio Succu, di Orgosolo, nel Nuorese È morto a 90 anni il superstite della più tragica faida d'Italia NUORO — Giovanni Antonio Succu, noto come «Marrone», l'ultimo dei protagonisti della leggendaria «disamistade» di Orgosolo è deceduto all'età di 90 anni. La «disamistade». che vide contrapposte due note famiglie ed i loro amici, insanguinò Orgosolo e diversi centri dell'isola dal 1903 al 1917 con oltre cento morti. Della tragica spirale di sangue si occuparono il governo ed il Parlamento dell'epoca che si adoperarono per far siglare la pace tra le due fazioni e far cosi cessare il bagno di sangue che aveva provocato la nomina di un commissario straordinario per Orgosolo, l'invio di truppe speciali e arresti in massa senza peraltro raggiungere alcun risultato. La pace fra le famiglie Corraine-Succu e Cossu venne raggiunta nell'agosto 1916 in Agro di Posada. Una stretta di mano fra Onorato Succu. che divenne negli Anni Venti il più famoso bandito di Orgosolo. e don Diego Cossu suggellò le «paghes de sambene» (paci del sangue). Subito dopo la stretta di mano si svolse un sontuoso banchetto cui parteciparono, oltre ai latitanti alla macchia delle due fazioni, i componenti delle due famiglie, il prefetto di Sassari, il vescovo di Nuoro, il deputato avvocato Francesco Dorè, incaricato dal governo (presidente del Consiglio Boselli e ministro Vittorio Emanuele Orlando) di adoperarsi per la pacificazione. L'accordo comprese la libertà per i latitanti, la costru- zione di testimonianze tali da mandare assolti i protagonisti della «disamistade». il ritiro delle truppe speciali e la cessazione delle misure straordinarie di sicurezza. La pace venne rispettata dalle due fazioni anche se l'odio continuò a covare nel senso che i componenti delle famiglie rivali non si unirono in matrimonio, non stabilirono tra loro rapporti d'affari, evitarono addirittura di frequentarsi Giovanni Antonio Succu fu coinvolto nella «disamistade» per l'amicizia della sua famiglia con quella dei Corraine. Sorpreso in un ovile co! fratello Onorato. 44 anni. Francesco Carta, di Austis (Nuoro) ed Egidio Salis. di Orgosolo ed altre persone, Giovanni Antonio riuscì a salvarsi mentre il fratello Onorato, Carta e Salis rimasero sul terreno sotto i colpi dei carabinieri. Arrestato dopo il conflitto a fuoco venne processato per una lunga serie di reati: nove omicidi, sei tentati omicidi e diversi altri delitti minori. Nel 1932 fu condannato dalla corte d'assise di Cagliari a 21 anni di carcere.