Dimissioni e prepensionamenti nel piano Uil per la Olivetti
Dimissioni e prepensionamenti nel piano Uil per la Olivetti Dimissioni e prepensionamenti nel piano Uil per la Olivetti IVREA — La Firn ha definito «quasi reticenti» le risposte fornite dalla Olivetti alia richiesta di maggiori delucidazioni sulle eccedenze di personale illustrate nell'incontro di lunedi. Il confronto sul contratto Integrativo è ripreso ieri mattina, ma non ha fatto sostanziali passi avanti. Ieri si è riunito il Coordinamento nazionale per fare il punto sull'andamento delle trattative, che si annunciano laboriose e difficili. Il sindacato non nega in linea di principio che da un lato il rinnovamento tecnologico e lo sviluppo della Olivetti, e dall'altro il mancato arrivo delle commesse pubbliche aggiuntive, possano far sorgere problemi di eccedenza di personale. La Firn, tuttavia, vuole che l'azienda spieghi e motivi nel dettaglio, settore per settore, le previsioni di esuberanza della manodopera, stimata dai dirigenti Olivetti per il prossimo anno in 730 lavoratori nell'area di Ivrea, ai quali ne vanno aggiunti 423 in Cassa integra¬ zione dal dicembre scorso, 407 in prepensionamento e 500 nello stabilimento di Pozzuoli. La delegazione della Firn non ha contrapposto proprie cifre sui livelli occupazionali, ma ha impostato il discorso sulla necessità di esaminare il rapporto tra organici e produzione in ogni settore e di avere un ruolo attivo nella individuazione dei problemi e delle soluzioni. La componente Uilra della delegazione sindacale ha portato al tavolo delle trattative una prima «bozza di proposta» con la quale l'eccedenza di lavoratori verrebbe portata prima a circa 200 e successivamente a zero anche tenendo conto del fatto che, per ammissione della stessa azienda, a Pozzuoli il problema di eccedenza potrebbe essere risolto in tempi brevi con l'introduzione nel sistema fiscale italiano dei registratori di cassa. Le soluzioni proposte riguardano l'estensione del prepensionamento ai dipen¬ denti di tetto 11 gruppo Olivetti, le dimissioni incentivate, la possibilità che alcune lavorazioni che oggi vengono fatte negli stabilimenti del Mezzogiorno e di altre aree siano trasferite a Ivrea. Già nel prossimo anno 200 lavoratori dell'area del Canavese potrebbero lasciare il posto di lavoro per andare in prepensione: in questo modo la cifra dell'eccedenza scenderebbe a 500. Con l'estensione del prepensionamento ai dipendenti di altri stabilimenti, secondo i calcoli del sindacato, altri 300 operai potrebbero lasciare l'azienda. A questo punto il numero degli eccedenti sarebbe ridotto a 200. Per questi lavoratori si potrebbe utilizzare 11 meccanismo delle dimissioni agevolate, alle quali hanno ricorso lo scorso anno circa 800 dipendenti. Il coordinamento dei delegati ha deciso un pacchetto di 10 ore di scioperi da effettuare nell'arco di questo me- se' v. s.
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