Calciatori truffati con i dipinti falsi?

Calciatori truffati con i dipinti falsi? Una inchiesta in tutta Italia Calciatori truffati con i dipinti falsi? TORINO — Decine di calciatori hanno acquistato opere d'arte (dipinti e incisioni) convinti di investire in «beni di rifugio» una parte dei guadagni: sarebbero invece rimasti vittime di una vasta organizzazione truffaldina specializzata nella falsificazione di opere di maestri contemporanei, dotata di una tipografia per la tiratura di litografie ed acqueforti, potenziata da abili venditori introdotti nel mondo calcistico. Gli intermediari, garantendo la genuinità delle opere, offrivano le tele a «prezzi stracciati» convincendo cosi l'acquirente a pagare comunque decine di milioni per dipinti che alcuni periti hanno già definito «croste». Sulla vicenda ha aperto un'inchiesta la magistratura milanese. A Milano, infatti, ha lavorato intensamente l'organizzazione dia producendo i falsi sia commerciando le opere. Per avere una dimensione esatta della truffa il magistrato ha invitato tutte le società calcistiche di serie A e B a mandare i singoli giocatori nelle questure di competenza per denunciare eventuali acquisti o per dire, semplicemente, che nulla sanno del traffico. Sono stati sentiti calciatori di Palermo, Bari, Fiorentina, Napoli ed Avellino e altri delle squadre del Nord. Ieri ad esempio alla questura di Torino si sono spontaneamente presentati i calciatori della Juventus Furino, Causio, Brio e Marocchino. Tutti hanno escluso di aver comprato opere false. Nei prossimi giorni sarà il turno degli altri giocatori bianconeri e via via anche dei titolari della squadra granata.

Persone citate: Brio, Causio

Luoghi citati: Avellino, Bari, Italia, Milano, Napoli, Torino