Il Papa: troppe volte l'uomo è un oggetto in mano alle Nazioni
Il Papa: troppe volte l'uomo è un oggetto in mano alle Nazioni Udienza per il convegno «Nova Spes» Il Papa: troppe volte l'uomo è un oggetto in mano alle Nazioni Bobbio: «Stolto l'equilibrio del terrore» DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA —Giovanni Paolo II ha ricevuto ieri in udienza cento partecipanti al convegno per la promozione dei valori e dello sviluppo umano «Nova Spes»; e ha assicurato loro l'impegno della Santa Sede «per assicurare una base etica a tutti gli sforzi in favore della sicurezza e della cooperazione, in un'Europa che sa di essere divisa in ideologie e posizioni di forza». Il Pontefice ha ricordato inoltre che la Santa Sede fu tra i firmatari dell'atto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa svoltasi ad Helsinki nel 1975. TI convegno, che è proseguito ieri, è organizzato in collaborazione con l'associazione dei giornalisti europei e ha per tema «I valori umani e l'atto finale di Helsinki». Nel quadro del convegno si è svolta una tavola rotonda, incentrata sulle possibili vie per arrivare alla pace nell'era atomica e aperta da Norberto Bobbio. «Non c'è equilibrio più precario e più stolto — ha detto — di quello cosiddetto del terrore, sul quale poggia la pace mondiale. L'obiettivo delle superpotenze non è l'equilibrio, ma la superiorità. Da ciò discende che un equilibrio del terrore tende a trasformarsi in squilibrio, e che quest'ultimo astato finora superato soltanto da un livello più alto di potenziale bellico. Potrà questo processo continuare all'infinito? — si è domandato lo storico —L'umanità è giunta a una situazione limite oltre la quale vi è la catastrofe». Il Pontefice nella sua allocuzione ai partecipanti al convegno ha ricordato che l'«uomo» è la vera posta in gioco fra le nazioni. Considerato troppo spesso come semplice oggetto nei processi politici o economici, sotto la pressione di promesse e di progetti materialistici, l'uomo corre il pericolo di diventare o di restare passivo davanti alle molteplici manipolazioni che lo assalgono. «Afa l'uomo è il solo criterio per giudicare la validità e l'applicazione degli accordi internazionali».
Persone citate: Bobbio, Giovanni Paolo Ii, Norberto Bobbio
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