Dopo il check up la Sagat vede nero

Dopo il check up la Sagat vede nero Dopo il check up la Sagat vede nero La pubblicazione del .check up» sulla Sagat e la sua efficienza aziendale ha movimentato l'ultima seduta del consiglio di amministrazione della società. Il •rapporto riservato» degli specialisti è stato discusso, ma, curiosamente, i presenti (in particolare chi aveva avuto responsabilità nella passata gestione) hanno preferito criticare l'operato degli autori del •check up», piuttosto di affrontare in modo concreto i tanti problemi oggi sul tavolo. C'è persino chi ha visto nel • rapporto» una manovra politica contro la Sagat ispirata dall'Alitalia. La preoccupazione maggiore è stata, ancora una volta, la difesa di ciò che si è e non si è fatto, non il futuro dell'aeroporto. E il mito dell'.economicità di gestione» ha superato le preoccupazioni di .efficienza operativa». Si è detto che il rapporto scopre ì'.acqua calda»: ma se le carenze erano già note, perché non si era fatto nulla? Il presidente ed il vicepresidente della Sagat (in carica da 6 mesi), che hanno voluto lo studio come punto di partenza di un'opera articolata per recuperare l'efficienza aziendale (il •check up» non è certo un'operazione popolare) si sono trovati di i ruiiti- .ii - muro del pianto» di chi non vuole ammettere che qualcosa si è anche potuto sbagliare (ed è umano), che •risanamento» non significa soltanto chiudere in pareggio un bilancio. Una riunione, che doveva essere finalmente la base per quel rilancio oggi indispensabile per la Sagat, si è trasformata in un'altra lunga, e spiacevole, tappa verso quella ristrutturazione della società che non si può fermare alla sola pista di decollo o ai monitor di un computer. • Speriamo meglio per la prossima volta», ha commentato uno dei consiglieri.