Scoperta una import-export della droga Arrestati quattro spacciatori ai hashish

Scoperta una import-export della droga Arrestati quattro spacciatori ai hashish Non c'è pace per i trafficanti: i carabinieri li braccano ovunque Scoperta una import-export della droga Arrestati quattro spacciatori ai hashish Il personaggio-chiave dell'inchiesta abita in Spagna: avrebbe importato dal Marocco, solo nell'ultimo anno, una tonnellata e mezza di «erba» - Un'intricata storia di ricatti, di viaggi con auto e roulottes foderate di «roba» Un'operazione dei carabinieri della compagnia Oltre Dora contro le organizzazioni criminali che riforniscono 11 mercato italiano e, in particolar modo quello torinese, di droga, ha portato all'arresto di quattro spacciatori. Tra questi c'è il titolare di una ditta di import-export spagnola, responsabile, secondo i militari del capitano Lotti, di aver introdotto in Italia, nell'ultimo anno, quasi una tonnellata e mezza di hashish marocchino. Magistratura e carabinieri hanno ricostruito, nei minimi particolari, il viaggio dell'.erba, dal paese di produzione fino in via Po, piazza Castello e gli altri •santuari» dello spaccio torinese. Gli arrestati sono: Guido Garelli, 36 anni, via Guido Reni 103, ma residente in Spagna, ad Algeciras (una cittadina vicino a Gibilterra) in calle Coronel Ceballios 23; Alessandro Toponi, 27 anni, via Vinadlo 18; Franco Lamberti, 21 anni, via Giusti 10, Orbassano, e Bianca Marangon, ' 23 anni, via delle Pervinche 46/b. Le Indagini sono partite da un'altra operazione dei carabinieri della compagnia Oltre Dora contro gli spacciatori che, da un anno a questa parie', ha già portato in carcere quasi cinquanta persone e alla chiusura di numerosi bar ed esercizi pubblici. Durante quell'indagine era emerso che un ragazzo italiano era stato arrestato in Spagna dalla Guardia Ci vii. il capitano Lotti, insieme al giudice istruttore dott. Sai uzzo, partirono alla volta di Siviglia per interrogare il detenuto: Franco Lamberti. Costui raccontò che, nel '78, era stato avvicinato dal Toponi che ben presto l'aveva «Iniziato» all'eroina. In breve 11 ragazzo aveva incominciato a non poter più fare a meno della droga, accumulando debiti su debiti con l'amico. Al momento di pagare il Toponi diventò minaccioso, ponendo un ultimatum al Lamberti: «O fai quello che dico io, oppure al più presto mi devi rendere i miei soldi: Di fronte a questa alternativa il Lamberti non ebbe alcuna possibilità di scelta e fini completamente nelle mani dello spacciatore. Franco Lamberti avrebbe dovuto prestarsi a portare in Marocco una roulotte e ritornare con un carico di droga. n piano stava per scattare, ma il Toponi venne arrestato, per altri reati, dagli stessi uomini del capitano Lotti nell'ottobre '78. Altri personaggi, per ora sconosciuti, si misero allora in contatto con il Lamberti continuando il lavoro del Toponi. Nella primavera '79 il Lamberti, insieme a Bianca Mara- gon, parti con una Mercedes e una roulotte fornite dall'organizzazione. A Fez, in Marocco uno sconosciuto si presentò ai due giovani ritirando i due veicoli e scomparendo per alcuni giorni. Al ritorno, consegnata auto e roulotte al Lamberti, lo sconosciuto gli ordinò di tornare immediatamente in Italia. Alla frontiera spagnola però i doganieri perquisirono accuratamente la roulotte e, segandone il tetto, trovarono 150 chili di «shit» e arrestarono i due ragazzi. In carcere venne avvicinato dal Garelli, un piccolo «boss» della zona, che lo consigliò su cosa doveva dire alla polizia spagnola e come comportarsi. Il ragazzo scagionò la Marangon che tornò in Italia ma, dopo alcuni mesi di carcere, il tanto atteso aiuto del Garelli non era ancora arrivato e la minaccia di una pesante condanna si faceva sempre più grave (in attesa di giudizio, il Lamberti rischia quasi venti anni di carcere). All'arrivo del capitano Lotti e del giudice Sai uzzo, il giovane è quindi stato ben felice di accusare il Garelli e dire tutto ciò che sapeva sulla organizzazione. Con le preziose informazioni raccolte, i militari e la magistratura riuscivano a ricostruire altri viaggi organizzati dal Garelli che, in un anno, è riuscito a far arrivare in Italia quasi una tonnellata e mezzo di hashish. Colpito da un ordine di cattura, il Garelli è stato arrestato una decina di giorni fa, appena messo piede in Italia. Poi è toccato al Toponi, già tornato in libertà, e alla ragazza che pensava oramai di averla fatta franca. Da questi arresti i militari sperano ora di arrivare ad altri personaggi coinvolti nel giro che, ogni giorno che passa, si dimostra sempre più organizzato ed agguerrito. * All'ora di chiusura, un bandito è entrato ieri nella macelleria di via Nicomede Bianchi 7, rapinando l'incasso: 8 milioni. Il malvivente, armato di pistola si è coperto il volto alzando il collo del maglione e ha minacciato il titolare Saverio D'Andrena. 36 anni. Presi i soldi il bandito è scappato salendo su una motoretta guidata da un complice. ir Un operaio di 39 anni, Marcello Billet, abitante a Lillianes (Aosta) è ricoverato al Centro grandi ustionati del Traumatologico in gravi condizioni a causa di un infortunio sul lavoro. Non si conoscono con esattezza le circostanze della disgrazia. Da una prima ricostruzione sembra che l'uomo, addetto ad un forno dello stabilimento metallurgico «Bssa Viola» di Pont St. Martin, sia stato investito dallo scoppio di gas. ■k Luigina Bosco, 82 anni, Moncalieri, casa di riposo Villa Roddolo, è ricoverata in gravissime condizioni alle Molinette. Ieri pomeriggio, mentre con due amiche stava portando fiori al Cimitero generale, è scivolata battendo la testa su un gradino di una fontana. Si è rialzata dicendo che non era nulla, ma alcuni minuti dopo ha perso i sensi. Soccorsa dalle amiche e dai custodi del Cimitero, è stata portata all'Astanteria Martini. Alessandro Toponi, Bianca Marangon e Guido Garelli: sono tutti in carcere