Inchiesta nel carcere per la «cella nuziale»

Inchiesta nel carcere per la «cella nuziale» Ordinata dalla magistratura di Monza Inchiesta nel carcere per la «cella nuziale» MONZA — E' stato accertato ufficialmente lo stato di gravidanza di Carmela Mancuso, la carcerata che è riuscita ad avere un rapporto sessuale nella sala ricevimento della prigione di Monza con il marito, Salvatore Bonifacio, anch'egli ospite del carcere. Il fatto è stato reso noto giorni fa da un esposto dell'avvocato Francesco Mongiu, visto il clima di tensione che questo «trattamento di favore» aveva generato negli altri carcerati. L'avvocato della donna, Franco Moblio, ha subito chiesto la libertà provvisoria per motivi di salute, dichiarando che la gravidanza (al terzo mese) si presenta difficile e sarebbe già in atto una minaccia di aborto. La magistratura attende l'esito dell'inchiesta della direttrice del carcere monzese, dottoressa Fratantonio, per verificare se vi siano o no gli estremi di corruzione o di altri reati nei confronti di addetti alla sorveglianza. Carmela Mancuso, 30 anni, e Salvatore Bonifacio, 32 anni, entrambi originari di Mazarino (Caltanissetta), sono stati arrestati il 18 e 19 febbraio scorsi dalla «Digos», coinvolti in un'inchiesta sullo spaccio di eroina per alcuni miliardi.

Persone citate: Carmela Mancuso, Francesco Mongiu, Franco Moblio, Fratantonio, Salvatore Bonifacio

Luoghi citati: Caltanissetta, Monza