Un novembre balzano di piogge e scirocco

Un novembre balzano di piogge e scirocco Verso intensi fenomeni atmosferici Un novembre balzano di piogge e scirocco ROMA — Del novembre mediterraneo, che si affaccia oggi, vorremmo innanzitutto sottolineare l'aspetto dinamico, quello che scaturisce dal grande moto delle masse aeree. Potremmo dare una filastrocca di dati statistici di questo o quell'elemento meteorologico: temperatura, pressione, umidità ed altre grandezze ancora, ma siamo dell'avviso che quel metodo di rappresentazione poco si adatti per farci di questo mese l'idea meteorologica nel senso vero della parola. Intanto vorremmo richiamare all'attenzione del lettore il concetto fondamentale che l'aria è un fluido in continuo movimento a causa del diverso assorbimento della radiazione solare fra l'equatore e i poli. Lo squilibrio energetico tra le due regioni è, insomma, all'origine di un moto che avviene con traiettorie ad onda. E' proprio con quel serpeggiamento delle correnti che si attua il grande scambio di energia fra poli ed equatore. Quando le traietto- rie hanno un andamento conforme ai paralleli geografici, l'aria compie ondulazioni di piccola ampiezza; gli scambi energetici sono allora di modesta entità e generano fenomeni di scarso rilievo, come accade nel periodo estivo. A fine autunno, invece, le traiettorie compiute dalle masse d'aria descrivono onde di ampiezza molto maggiore e i venti assumono andamenti più conformi ai meridiani geografici. Un altro singolare aspetto della circolazione riguarda poi la velocità di queste correnti: quelle mediamente occidentali, nel senso dei paralleli geografici, sono molto veloci, al punto da raggiungere a 10.000 metri di altitudine anche i 500 km l'ora; quelle mediamente meridiane non raggiungono invece quasi mai i 150 km, ma generano, a causa dei forti contrasti termici ed idrometrici tra le due masse d'aria in gioco, intensi fenomeni atmosferici. Le masse d'aria fredda che dalle regioni artiche si portano sul Mediterraneo occidentale, si ristabilizzano in modo eccezionale, causando imponenti ammassi nuvolosi. Il Mediterraneo contribuisce dal canto suo ad arricchire di vapore d'acqua tali masse d'aria, mentre la catena appenninica e le Alpi determinano una ulteriore intensificazione dei sistemi nuvolosi, attraverso il sollevamento forzato dell'aria lungo i versanti sopravvento. Per questo complesso di cause concomitanti — non sono neppure tutte — i fenomeni atmosferici arrivano ad assumere intensità notevoli. Le piogge, in novembre, quando tutto si svolge nella norma, divengono perciò la caratteristica dominante con quantitativi eccezionalmente elevati, all'origine molto spesso di piene, straripamenti, alluvioni. Un mese di piogge ci attende dunque e anche di intense nebbie sulla Pianura Padana e su molte altre pianure del Centro Italia. Un mese di scarso soleggiamento, con frequenti sbalzi di temperatura, connessi proprio al predominante senso meridiano delle correnti, cosi che a caldi ed umidi scirocchi che precedono intense ed estese piogge, fanno seguito brevi e pungenti «maestralate» o freddi venti di tramontana Andrea Baroni

Persone citate: Andrea Baroni

Luoghi citati: Italia, Roma