La vedova Moro smentisce accuse alla dc per la morte del marito di Giuseppe Fedi

La vedova Moro smentisce accuse alla dc per la morte del marito La vedova Moro smentisce accuse alla dc per la morte del marito Ha negato di aver rilasciato un'intervista - Piccoli era già intervenuto sulle «illazioni, non certo gradevoli, su quello che avrebbe potuto dire Moro nella prigionia contro la de» - La signora Eleonora si è detta «stupita e indignata» ROMA — Un increscioso episodio si è inserito nello scandalo dei petroli, riacutizzando vecchie e amare polemiche sull'uccisione di Aldo Moro. A provocarlo sono state alcune affermazioni, attribuite alla vedova dello statista democristiano dal settimanale 'Panorama', rese note ieri mattina dalle agenzie. Accuse violentissime alla de che hanno provocato l'immediata reazione del partito, poi, nel pomeriggio, Eleonora Moro ha smentito tutto, dichiarando di non aver mai rilasciato interviste. Ricostruiamo la vicenda. Il primo dispaccio dell'*Ansa» è arrivato nelle redazioni dei giornali poco dopo le undici. In un'intervista a * Panorama; si legge, la signora Eleonora Moro ha detto tra l'altro: « Vogliono sapere perché non faccio querele. E'prima di tutto perché non prendo in considerazione individui come Pisano (il senatore missino è stato querelato da Giovanni ed Agnese Moro per il contenuto, ritenuto offensivo, degli articoli apparsi sul periodico * Candido Nuovo* n.d.r.). Poi perché quello che scrive è roba non solo falsa ma vecchia. E principalmente perché non devo essere io a prendere la carta da bollo: se qualcuno deve reagire, questo è il partito, al quale mio marito ha dato tutto, compresa la vita. Ma l'unica soluzione che qualcuno ha saputo proporre è stata quella di cercare di bloccare la campagna diffamatoria di Pisano a suon di milioni*. Quanto all'atteggiamento di alcuni parlamentari che fanno parte della Commissione di indagine sul rapimento e l'uccisione dell'uomo politico de, Eleonora Moro, si legge ancora sul settimanale, ha osservato che sfanno il processo a lui, invece che ai suoi assassini-. Ed ha aggiunto: «.Se avesse detto tutto quello che sapeva sui suoi compagni di partito, non lo avrebbero ucciso. E di cose da dire ne aveva tante, dopo aver passato trentanni a contatto diretto con il potere de*. Concludendo, informa ancora 'Panorama; la vedova Moro ha sostenuto che se suo marito «avesse voluto, avrebbe potuto avere salva la vita: Infatti 'Aldo Moro sapeva come liberarsi da solo!* Informato dai suoi collaboratori a Piazza del Gesù, Flaminio Piccoli (che ha appreso in serata «con grande soddisfazione* la smentita della si- gnora Moro) ha reagito con una lunga dichiarazione. «La frase attribuita alla signora Moro per cui sarebbe stato 'qualcuno' che avrebbe voluto bloccare la campagna di Pisanò a suon di milioni — ha detto —, non si riferisce evidentemente alla de che ha già espresso, in modo definitivo, il suo giudizio sull'uomo, sulla sua iniziativa, sul suo passato. Per quel che attiene alle illazioni, non certo gradevoli su quel che avrebbe potuto dire Aldo Moro nella prigionia contro il suo partito, esse vanno inquadrate, con rispetto, nel comprensibile dramma umano della famiglia Moro*. Il segretario della de ha quindi precisato che «davanti ad una campagna scandalistica che non ha mai coinvolto direttamente Aldo Moro, ma che, in forme maligne e surrettizie, ha cercato di colpirne l'immagine, il partito ha operato e sta operando in tutte le sedi denunciando l'immonda e iniqua speculazione*. Piccoli ha poi affermato che la rappresentanza democristiana opera nella commissione d'inchiesta «con grande impegno nella ricerca della verità, una verità che comunque farà emergere la limpidezza del martirio di Aldo Moro*. E' in corso, ha concluso Piccoli, un'ampia inchiesta della magistratura «su presunti gravi reati nel settore dei petroli ed è nell'ambito di questa che si vuole colpire l'immagine di Aldo Moro*. Avvertita da una figlia, Eleonora Moro, che ieri si trovava a Torrita Tiberina,, ha inviato al 'Giorno*, il quotidiano cui il leader de aveva a lungo collaborato e al quale la famiglia Moro è rimasta affettivamente legata, una dura lettera di smentita. «Dopo la tragica scomparsa di mio marito — si legge —, ho pubblicamente espresso l'intenzione di mantenere il più assoluto silenzio sulla vicenda, a questo proposito mi sono attenuta e ho preso la parola solo per salvaguardarne la memoria e l'immagine*. 'Apprendo ora con stupore e indignazione — scrive la signora Moro — di una intervista che avrei rilasciato ad un settimanale. Desidero precisare di non aver mai rilasciato interviste né a giornalisti di quel settimanale né ad altri. Lamentando ancora una volta la poca serietà di alcuni organi di informazione, mi vien fatto di chiedere se anche questo tipo di notizie, false e tendenziose, non faccia parte della manovra in atto in questi giorni volta a distruggere la memoria di Aldo Moro e coinvolgere negativamente tutti coloro che vogliono accorrere in sua difesa. Per me e per la mia famiglia — conclude la lettera — chiedo ancora una volta che sia rispettato il mio silenzio*. Giuseppe Fedi

Luoghi citati: Pisano, Roma, Torrita Tiberina