«Io tendo al basso» di Giuseppe Prezzolini

«Io tendo al basso» «Io tendo al basso» 22 agosto 1945 Come i grandi poeti che preferisco si volgono in alto, verso la luce e l'amore — io tendo al basso, alle tenebre e alla sofferenza, al ghiaccio di Lucifero.Non mi pare mai d'essere abbastanza in basso; dico: più in basso. Non c'è un posticino in fondo al mondo cosi basso che nessuno pensi di trovarmi? Ho scritto ai miei che non voglio essere ringraziato. La parola grazie mi mette di mal umore. Faccio quello che credo di dover fare, senza fede né carità. Non credo nel valore di ciò che faccio, lo faccio senza speranza di ricompensa e senza vanità o amore nel farlo. Debbo. 26 ottobre 1956 Tutta la mia vita è una serie di fallimenti, e riguardando come ora faccio le memorie mie, mi trovo davanti l'immagine di imprese che avrei potuto dirigere, e non ci ho pensato, o se ci ho pensato non le ho nemmeno iniziate, se le ho iniziate non ho avuto la costanza di condurle al buon successo. Mi rimprovero dunque non i peccati, ma il non averli commessi. Giuseppe Prezzolini