Scuola: solo per i supplenti si spenderanno 760 miliardi

Scuola: solo per i supplenti si spenderanno 760 miliardi Un grave problema per il neo ministro Bodrato Scuola: solo per i supplenti si spenderanno 760 miliardi Il problema ha «dimensioni sempre più allarmanti» - Un quarto dei 50 mila istituti non ha ancora i posti da insegnante coperti ROMA — Fra i tanti problemi che il neo-ministro della Pubblica Istruzione, Guido Bodrato, si trova ad affrontare, due in particolare stanno emergendo in questi giorni con notevole rilievo. Uno, ormai tradizionale, è il «carosello delle cattedre», per cui moltissime classi non sono ancora dotate di un'equipe di insegnanti completa. E il secondo, abbastanza nuovo, anche se già da qualche mese se ne avvertivano i sintomi consiste nella crescita abnorme dei costi per rimpiazzare i docenti assenti nel corso dell'anno per un motivo o per l'altro. Secondo le previsioni della Pubblica Istruzione, quest'anno la spesa complessiva per le sostituzioni degli insegnanti dovrebbe essere di 759 miliardi e 800 milioni, ben superiore ai 504 miliardi e 800 milioni calcolati in una fase precedente. «Il proble^ma è andato assumendo dimensioni sempre più allarmanti», — dice una circolare ministeriale, una delle ultime inviate dal sen. Sarti. Il documento richiama ad una maggiore attenzione «tutti . coloro che esercitano responsabilità nell'ambito dell'esplicazione di funzioni pubbliche», al fine di evitare «ingiustificati danni all'erario». Contro questa marea montante si era battuto a suo tempo anche il ministro Valitutti, con una circolare analoga, ma evidentemente senza troppo successo. Una notevolissima parte della spesa non è eliminabile, perché è dovuta all'applicazione delle leggi: la sostituzione dei 6000 presidi incaricati, i «comandi», l'esonero dall'insegnamento dei vicepresidi e la tutela delle lavoratrici madri. Una legge del '78 ha consentito l'immissione in ruolo di quasi duecentomila «precari». Probabilmente molti, anzi molte di loro hanno atteso di avere una certa sicurezza economica e il posto di lavoro, prima di programmare la nascita di un figlio. Il secondo problema, quello dell'assegnazione delle cattedre, è vecchio di decenni, e neanche l'entrata in funzione del «cervellone» di Monte Porzio, contrariamente alle speranze, è riuscito a alleviarlo. Dopo un mese dall'inizio delle lezioni, almeno un quarto delle 50 mila scuole italiane non è a ranghi completi, dal punto di vista degli insegnanti. Circa due milioni di alunni, negli istituti di ogni ordine e grado, sono affidati a supplenti, I provveditorati hanno ceduto ancora una volta di fronte alla marea di domande di trasferimenti, assegnazioni definitive, richieste di incarichi, assegnazioni provvisorie e altre incombenze burocratiche. «Anche quest'anno — ha detto Alessandro Zanln, della Cisl — nqstante le promesse, la macchina della scuola comincerà a funzionare nella sua interezza solo a gennaio. Marco Tosati!

Persone citate: Alessandro Zanln, Bodrato Scuola, Guido Bodrato, Valitutti

Luoghi citati: Monte Porzio, Roma