Il prof. Negri avrebbe preparato le operazioni militari di «Rosso»

Il prof. Negri avrebbe preparato le operazioni militari di «Rosso» Secondo le rivelazioni attribuite al terrorista pentito Barbone Il prof. Negri avrebbe preparato le operazioni militari di «Rosso» Il leader dell'Autonomia avrebbe anche avuto forti contrasti con Corrado Alunni - Graziella Mascheroni avrebbe fornito a Marco Donat-Cattin i documenti necessari per l'espatrio MILANO — Aumenta U numero dei presunti terroristi pentiti che confessano e, in progressione, si accresce la ridda deUe accuse, l'elenco dei sospettati, U numero deUe «piste» che si intersecano, le illazioni, le smentite, le semismentite. Piccole indiscrezioni filtrano dal giusto riserbo: i magistrati hanno concesso permessi di colloquio ai detenuti già interrogati; dei sei arrestati del gruppo XXVIII marzo Barbone avrebbe detto cose importanti; altri si sarebbero sostanzialmente preoccupati di scagionare se stessi. Una conferma a queste indiscrezioni viene da un settimanale, «L'Espresso», U quale anticipa interi stralci deUe dichiarazioni di Barbone, che usciranno sul prossimo numero. Secondo quanto verrà pubblicato, anche Paolo Morandinl si sarebbe deciso a parlare, confessando le proprie responsabilità nell'omicidio del giornalista Walter Tobagi, e muovendo accuse a Toni Negri, in carcere dallo scorso aprile, arrestato nell'ambito dell'inchiesta deUa magistratura padovana su Autonomia operaia. La «confessione» di Barbone riguarda principalmente i ruoU di Negri e di Oreste Scalzone (leader di autonomia recentemente scarcerato per motivi di salute e ricoveiato al policlinico Gemelli di Roma) neUa redazione di «Rosso», i dissensi successivamente maturati fra loro ed il gruppo cui faceva parte Corrado Alunni, la fuga all'estero di Marco Donat-Cattin. Barbone avrebbe raccontato che Negri era membro della segreteria di «Rosso» ed impostava anche le attività militari del gruppo. Il contrasto con Alunni sarebbe derivato da diverse concezioni del rapporto tra iniziativa politi ca e lotta armata. Per Negri esse erano «due lame di una stessa forbice» ; per Alunni invece, non era più necessaria una politica vera e propria, poiché la lotta armata conteneva già in se stessa un messaggio politico. Barbone avrebbe inoltre ricordato che, nel maggio '77, quando U brigadiere Antonio Custrà fu ucciso durante una manifestazione di «Autonomia», fu Oreste Scalzone a cercare di arginare i gruppi più fanatici, che avrebbero voluto arrivare ad un vero e proprio scontro con la polizia. Dopo tale episodio — sempre secondo «L'Espresso» — la segreteria di «Rosso» organizzò una riunione straordinaria in cui si fece una sorta di autocritica, ammettendo che gU avvenimenti erano andati oltre le intenzioni. Barbone avrebbe infine fornito alla magistratura i nomi degU autonomi che, al corteo, avrebbero partecipato arma- ti: Maurizio Gibertini e Giancarlo De SUvestris (quest'ultimo avrebbe anche sparato). Il settimanale precisa che entrambi negano qualsiasi responsabilità. Per quanto riguarda Marco Donat-Cattin, Barbone avrebbe detto di averlo incontrato varie volte, anche pochi giorni prima dell'espatrio; i documenti che gU consentirono di andarsene, sarebbero stati forniti da Graziella Mascheroni. La giovane però nega l'accusa. Un altro «si dice» riguarda Corrado Alunni. Al momento del suo arresto neU'autunno del '77, i componenti deUe «Formazioni combattenti comuniste» si trovarono privi di capo, sbandati. Dopo un periodo di «riflessione», ognuno avrebbe compiuto le proprie scelte: Marco Barbone (che era alla testa di una minuscola ala) avrebbe preferito attendere ancora un poco, e, quindi, fondare «GuerrigUa rossa». L'indiscrezione più clamorosa riguarda l'uccisione del commissario Calabresi, nel maggio del 1972. Secondo quanto pubblicato ieri dal «Giornale Nuovo» le indagini avrebbero appurato che, a decidere quell'omicidio, fu un gruppo che, a suo tempo, faceva parte del servizio d'ordine di «Lotta continua». Il quotidiano sostiene che sarebbero stati identificati anche gU esecutori del delitto. Ma questa voce è stata recisamente smentita dalla magistratura. Ornella Rota

Luoghi citati: Milano, Roma