Varsavia, il tribunale modifica lo statuto dei sindacati liberi

Varsavia, il tribunale modifica lo statuto dei sindacati liberi Walesa: «Decisione assurda, inaccettabile» Varsavia, il tribunale modifica lo statuto dei sindacati liberi VARSAVIA — Con un'iniziativa a sorpresa, dopo aver annunciato l'approvazione dello statuto di «Solidarietà», 11 maggior sindacato libero polacco, il giudice di Varsavia ha inserito d'ufficio nello statuto una dichiarazione sul riconoscimento nel ruolo guida del partito comunista che i dirìgenti di «Solidarietà» si erano rifiutati di inserire. E' stato inoltre modificato l'articolo relativo al diritto di sciopero. L'iniziativa del magistrato apre la strada a un possibile ricorso per il quale «Solidarietà» ha sette giorni dì tempo. Prima dell'annuncio del giudice, era parso che tutto potesse risolversi grazie a un compromesso: allegare allo statuto un protocollo che richiamasse le intese di Danzica sul ruolo guida del partito comunista. n leader di «Solidarietà., Lech Walesa, ha subito fatto sapere che il sindacato si oppone alla modifica imposta dal giudice. Walesa ha annunciato ai giornalisti che il sindacato farà ricorso contro la decisione, che egli definisce contraria agli accordi di DanBica. La modifica decisa dal giudice, ha detto Walesa, -è contro la nostra volontà; consideriamo assurdo questo fatto». n sindacato libero ha diffuso in serata un comunicato. •L'orione del tribunale <à senza precedenti — vi si dice — Siamo indignati. Il tribunale ha violato la legge una violazione del diritto fondamentale alla libertà sindacale, garantito anche dalla Organizzazione internazionale del lavoro e dalla legge polacca — continua il comunicato —. Nel nostro lavoro, intendiamo basarci sullo statuto da noi adottato, senza gli emendamenti del tribunale. Tutta la responsabilità del persistere della tensione so¬ ciale ricade ora sulle autorità». L'approvazione dello statuto di «Solidarietà» era stata sollecitata da vari ambienti, compresi quelli scientifici. Ieri, in occasione dell'assemblea generale dell'Accademia delle scienze, era stato lanciato un appello «per la sollecita soluzione della questione*. L'appello aveva ricevuto il tacito appoggio del presidente polacco Kablonskl, che è membro dell'Accademia ed era presente all'assemblea. Nelle città baltiche di Gdynia e Danzica, dove «Solidarietà» ha la sua centrale, erano stati esposti manifesti che chiedevano la registrazione del sin¬ dacato. La situazione è sempre tesa a Wroclaw, dove da quattro giorni continua lo sciopero della fame di 33 ferrovieri che protestano contro l'atteggiamento delle autorità. Secondo i membri di «Solidarietà» della capitale della Bassa Slesia «esse non danno prova di buona volontà». I negoziati sembrano essere giunti a un punto di stallo e, secondo i membri dell'«Mkz» di Wroclaw — uno dei più importanti della Polonia che raggruppa oltre 300 imprese — 'il comportamento delle autorità durante i negoziati di questi giorni sembra un incitamento allo sciopero generale dei ferrovieri *.

Persone citate: Lech Walesa, Walesa

Luoghi citati: Bassa Slesia, Danzica, Polonia, Varsavia, Wroclaw