«Non Moro, ma le Br sono sotto processo»

«Non Moro, ma le Br sono sotto processo» La commissione vuole evitare abusi «Non Moro, ma le Br sono sotto processo» ROMA — Un perentorio monito ai commissari perché rispettino il vincolo del segreto; una lettera di censura al deputato del msi, on. Franchi, per aver rivelato brani delle deposizioni; un incontro con i giornalisti per fissare limiti e diritti di una corretta informazione sui lavori della commissione d'inchiesta: a queste decisioni sono arrivati i membri dell'ufficio di presidenza della «commissione Moro» dopo una seduta lunga e tesa. il problema del segreto era stato sollevato nei giorni scorsi dalla signora Eleonora Moro che, in una lettera al presidente Schietroma, si era lamentata per le fughe di notizie. La vedova dello statista vittima delle Br aveva espresso inoltre la preoccupazione che certi spezzoni di testimonianze, riportate dalla stampa fuori dal contesto comples¬ sivo, potessero produrre la sensazione che i commissari fossero impegnati in una specie di «processo» a Moro anziché in una ricerca delle responsabilità della sua fine. A questo proposito, l'ufficio di presidenza ha anche deciso di non ammettere, durante le deposizioni, quelle domande che non siano più che strettamente connesse con la strage di via Fani, con l'uccisione di Moro e con i problemi del terrorismo. In questo modo si cerca di evitare che sia dato spazio (in una sede che non è certamente quella giusta) alle accuse che da tempo i missini stanno muovendo nei confronti di Moro e dei suoi collaboratori economici, di aver messo insieme un «impero» finanziario, usando anche dei fondi illeciti di un traffico di petrolio. s. b.

Persone citate: Eleonora Moro, Moro, Schietroma

Luoghi citati: Roma