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Venezia: un «cervello» prevederà l'acqua alta Con un anticipo di sei ore Venezia: un «cervello» prevederà l'acqua alta VENEZIA — Fra breve tempo, forse già. nel mese di febbraio, sarà possibile prevedere con la massima attendibilità le acque alte di Venezia con sei ore di alitici'. - anziché due come è avvenuto finora. Bisogna trovarsi nella città lagunare in un giorno di acqua alta, per rendersi conto di quanto preziosa sia questa conquista per i Venezia. Ciò sarà reso possibile dall'introduzione dell'elettronica in un servizio, quello fornito dall'Ufficio previsioni alte maree, retto dal prof. Antonio Giordani Soika. Una convenzione con il Cnr, e in particolare con il laboratorio per la ricerca delle grandi masse, permette ora di introdurre le più sofisticate tecnologie dell'era moderna nella previsione del fenomeno. E' stato cioè istituito un nuovo centro che si avvale di due calcolatori, terminali telex e strumenti di rilevamento della massima affidabilità. Addirittura, in un futuro non molto lontano si prevede che previsioni attendibili potran¬ no essere fatte con un anticipo di dodici-quindici ore, cosa che consentirà di ampliare, fra l'altro, i tipi di segnali di allarme da lanciare alla città: non più soltanto le ormai tradizionali sirene, ma anche segnali visivi, collocati nei punti strategici del centro storico e di Mestre: bisogna pur avvertire, infatti, anche i pendolari della terra ferma che per raggiungere il posto di lavoro o la scuola per quel giorno saranno necessari gli stivali. n nuovo centro è stato presentato ieri nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l'assessore comunale ai servizi pubblici Sergio Vazzoler, e due studiosi: il prof. Giordani Soika, per il comune, e il prof. Alberto Tomasin, per il Cnr. Vazzoler ha sottolineato l'importanza dei dati che potranno essere ricavati dal nuovo servizio, elementi che risulteranno indispensabili anche al ministero dei Lavori pubblici per le sue ricerche sui metodi di abbattimento dell'acqua alta a Venezia. g. b.