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Il pcf Il pcf (Segue dalla l'pagina) sioni della sua cellula, ed esibendo la sua appartenenza al partito non perde occasione per metterlo sotto accusa. Le sue apparizioni alla televisione e i suoi interventi sulla stampa borghese sono per lui occasioni per attaccare la politica approvata dal Comitato Centrale. Fatto ancor più grave, di recente ha invitato a non votare per il candidato del partito alle elezioni presidenziali. Inoltre Elleinstein ha cominciato a scrivere sul Figaro-Ma gazine e ha accettato un'intervista con il suo redattore capo, Louis Pauwels, noto teorico della .Nuova Destra», accusata, per la verità non sempre a torto, di razzismo. Lo storico, di origine ebraica, appare di fronte a Pauwels in una fotografia pubblicata dei rH umani té. Il quotidiano esibisce un'altra prova: riproduce un manifesto in cui si annuncia che Elleinstein dirigerà domenica prossima a Marsiglia un dibattito sull'Urss, in occasione di un comizio socialista al quale parteciperà anche Francois Mitterrand. Elleinstein respinge l'autoespulsione e sostiene di essere ancora membro del pcf. «Se vogliono escludermi — dice — devono farlo secondo le regole in vigore da due anni». Cioè con un dibattito e un voto nella sua cellula, e non con un provvedimento amministrativo «camuffato». Lo storico respinge anche la lettera del direttore di Revolution, settimanale del partito, in cui gli si comunica la sua autoesclusione dal consiglio di redazione. All'accusa di collaborare con un settimanale di destra come il Figaro-Magazine, Elleinstein replica che tale collaborazione si limita a una rubrica di idee, e che comunque non è mai riuscito a scrivere su Revolution. Bernardo Valli