Freno all'industria in Urss più slancio all'agricoltura di Livio Zanotti

Freno all'industria in Urss più slancio all'agricoltura Gli obiettivi dei programmatori per il 1981 Freno all'industria in Urss più slancio all'agricoltura \& direttive vanno di pari passo con la «svolta» annunciata dal discorso di Breznev: benessere e produttività - Ma le rigidità del sistema produttivo sovietico rendono problematiche le innovazioni DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Per il 1981,1 programmatori sovietici si prefiggono di frenare la produzione industriale ed accelerare invece quella agricola. La prima dovrebbe crescere del , 4,1 per cento, contro il 4,5 d'incremento fissato per quest'anno (e non raggiunto); la seconda passerebbe al 7,5 per cento d'aumento, rispetto al 6,8 del 1980, anch'esso non realizzato. E' la conferma di una tendenza apparsa evidente negli ultimi tre anni, frutto del confronto inevitabile tra la volontà dei pianificatori e le possibilità reali dell'economia. Coincide anche con la proposta di Leonid Breznev di privilegiare l'uomo, i consumi sulla crescita indiscriminata della produzione, cosi frequentemente fonte di sprechi più che di ricchezza. Ma proprio al confronto con questa, mostra tutti i suoi limiti, che sono quelli di una concezione fondata sull'industria pesante, sui complessi monstre, sulla rigidità di gestione, che contribuiscono a rendere estremamente difficoltose la riconversione e la diversificazione nell'industria. Ad un primo esame, gli investimenti continuano infatti a privilegiare produzione e lavorazione di materie prime, costruzione di macchinari assai più che beni di consumo, pur risultando leggermente modificato in favore di questi ultimi il criterio di distribuzione delle risorse. Breznev oggi, come Kossighin ieri, non vogliono abbastanza o non riescono ad imporre una svolta capace di stimolare concretamente la produttività. Il rifiuto di principio del mercato non presenta alternative. Inutilmente, allora, Breznev dichiara apertamente ai compagni del Comitato Centrale che •purtroppo bisogna ammettere che l'innovazione delle strutture di gestione dell'economia non è all'altezza delle necessità attuali* perché gli stessi metodi di rilevamento e di calcolo di costi e prezzi sono talmente farraginosi da provocare la burocratizzazione della gestione economica che il segretario generale del pcus denuncia. A volte c'è perfino l'impressione che il programmatore si perda nelle cifre. Queste osservazioni sono corredate di poche cifre, in quanto la presentazione dei bilanci consuntivo per il 1980 e preventivo per il 1981 fatta ieri al Soviet Supremo dal vice premier e massimo pianificatore, Nikolaij Baibakov, ha posto una volta di più gli osservatori di fronte all'ostacolo davvero arduo di valutare precisamente dati non omogenei tra di loro. Cosi è d'uso in Urss. Non c'è motivo di sorpresa. Si può tuttavia dire che il raccolto cerealicolo per il 1980 si aggira attorno al 181-182 milioni di tonnellate : una magra messe, che richiederà il ricorso all'importazione, nel momento stesso in cui anche i cinesi si accordano con gli Stati Uniti per acquistare da 6 a 10 milioni di tonnellate all'anno di grano. I! reddito nazionale è però cresciuto del 3,8 per cento, la produttività del 2,9. Petrolio e carbone sono stati estratti in misura inferiore al previsto: 6 milioni di tonnellate di greggio in meno (ne sono state prodotte 600 milioni), 4 milioni di tonnellate di carbone in meno (prodotte 536 milioni di tonnel- tate)- Livio Zanotti

Persone citate: Baibakov, Breznev, Kossighin, Leonid Breznev

Luoghi citati: Mosca, Stati Uniti, Urss