La Swanson: «Il padre dei Kennedy mi amò» di Ennio Caretto

La Swanson: «Il padre dei Kennedy mi amò» A 81 ANNI LA DIVA DI «IL VIALE DEL TRAMONTO» SVELA UN SEGRETO La Swanson: «Il padre dei Kennedy mi amò» Lo racconta in un libro, che fa scalpore in America ancora prima di apparire - Entrò in affari col miliardario, ma un giorno «le sue labbra furono sulle mie prima che potessi parlare» - Dall'intenzione di sposarsi alla rottura DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — A 81 anni. Gloria Swanson, l'indimenticabile protagonista di II viale del tramonto, ha svelato uno dei segreti meglio custoditi della Hollywood del periodo d'oro: il suo lungo, appassionato «affare di cuore» con Joe Kennedy, il fondatore della massima dinastia politica americana, padre del presidente John Kennedy. Un estratto delle sue memorie, Swanson su Swanson, di imminente pubblicazione presso Random House, è apparso questa settimana sulla rivista Ladies Home Journal suscitando il prevedibile scalpore. Mettendo da parte ogni discrezione, la grande diva degli Anni 20 e 30, considerata una volta l'unica rivale di Greta Garbo, ha messo a nudo i suoi rapporti con il miliardario e diplomatico che ebbe un ruolo cruciale nella vittoria di Roosevelt nel '32, e nella successiva carriera dei figU. n tempo trascorso, quasi mezzo secolo, e le drammatiche vicende della famiglia Kennedy avrebbero probabilmente fatto passare sotto silenzio le memorie di Gloria Swanson se proprio in questi giorni Hollywood non avesse esaltato l'amore di un'altra celebre attrice, Marilyn Monroe, per il presidente John. La coincidenza ha reso il libro attuale, n numero del Ladies Home Journal con il suo estratto è andato a ruba. La storia della stella e del magnate, come l'ha chiamata la rivista, ha appassionato il pubblico americano, per il quale i Kennedy sono il surrogato di una monarchia respinta, ma di cui si sente la mancanza. Gloria Swanson racconta di aver conosciuto Joseph Kennedy nel '27. Lei aveva già 30 film alle spalle, e guadagnava mille dollari al giorno, una cifra allora favolosa. Era sposata con un nobile francese, il marchese di Falaise, da cui aveva avuto due figli. Il finanziere le apparve -malvestito, con la cravatta messa male, gli occhiali, il mento prominente, un operaio più che un banchiere». -A quarant'anni, aggiunge, aveva però qualche cosa di giovanile. Le sue mani non sembravano use al lavoro, e le adoperava animatamente per esprimersi meglio». L'intesa fu immediata: nel giro di poche settimane costituirono una società, e per il primo film Insieme, che lui avrebbe prodotto e lei interpretato, si rivolsero al grande regista austriaco Erich von Stroheim. Nulla, nei primi approcci, avrebbe lasciato sospettare l'inizio di una passione travolgente. Joseph Kennedy parlava sempre della moglie e dei figli. Gloria Swanson era accompagnata dal marito. L'amore sbocciò un pomeriggio che l'incauto marchese di Falaise andò a pescare, abbandonando la camera nuziale incustodita. Il miliardario vi entrò come un ciclone. -Si mosse così in fretta che le sue labbra furono sulle mie prima che io potessi parlare... Mi accorsi che sapevo che sarebbe accaduto, e che sarebbe continuato... Perché? mi chiesi. Eravamo entrambi felicemente sposati, con una bella famiglia. Lui aveva oltre dieci anni più di me, era un cattolico fervente e io non intendevo divorziare». Più che un'autobiografia, Swanson su Swanson è un fumetto, è un copione concepito per un film di serie B. Non vi è ragione di pensare che i fatti espostivi siano tutti falsi. Ma le figure dell'attrice e del di¬ plomatico divengono una sorta di caricatura. Col passare del tempo, Joseph Kennedy offre -un buon posto» al povero marchese, e Induce l'amante a Incontrare la famiglia. Per la presentazione di un film a Londra la porta anzi in crociera con la moglie. Riferisce la diva: -Ignoro se Rose fosse al corrente del tradimento del marito. Di pochi anni più anziana di me, si mostrò tuttavia dolce e materna, facendomi un po' da chaperon... I suoi interessi erano Joe, i bambini e la sua religione». Nel 1930 Joseph Kennedy si consultò con il cardinale O'Connell sulla possibilità di un annullamento del suo matrimonio. Voleva sposare Gloria Swanson. Quando la richiesta fu respinta, accarezzò l'idea di formarsi due famiglie, una a New York e l'altra a Hollywood. Il cardinale convocò l'attrice e ottenne l'assicurazione che il progetto non si sarebbe realizzato. Poche settimane dopo, il marchese di Falaise avviò le procedure di divorzio. Ma Gloria si trovò libera nel momento peggiore: la società cinematografica con Joseph Kennedy andava in fallimento; una lite per questioni di denaro portò alla rottura. Non si videro più. Ricorda l'attrice che un anno e mezzo dopo, sposata al secondo marito Michael Farmer, e con una terza figlia, venne svegliata nella notte da una telefonata. Era Joseph Kennedy, che con Roosevelt al fianco la chiamava perché incontrasse -il prossimo Presidente degli Stati Uniti». • Come osi? gridai. "Aspetta un attimo Glorie", mi rispose. Buttai giù il telefono. Il giorno dopo mi arrivò un lungo telegramma. Joe sperava di diventare ministro del Tesoro, era di nuovo pronto a finanziare le mie pellicole». Divenne invece ambasciatore a Londra, e strappò a Roosevelt la promessa che avrebbe portato i figli al vertice del partito democratico. Il presidente mantenne la parola. Nel '60, John Kennedy entrò alla Casa Bianca. Ennio Caretto Gloria Swanson in una posa fatale, nei primi Anni Cinquanta

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