Va avanti e indietro dalle Nuove
Va avanti e indietro dalle Nuove Va avanti e indietro dalle Nuove Titolare di una pizzeria due volte arrestato e poi scagionato Per Francesco Agostino, proprietario del ristorarne «Lo Spiedo», corso Raffaello 14, sarà difficile dimenticare questi ultimi venti giorni: per due volte è finito in carcere, ma in entrambi i casi è riuscito a riottenere la libertà. Vediamo come e perché. Ai primi di luglio, i carabinieri, durante una perquisizione nel suo locale scoprono una pistola, un giubbotto antiproiettile e una divisa da poliziotto. Francesco Agostino non c'è, in carcere finiscono suo fratello Nicola e alcuni avventori. Il magistrato spicca un ordine di cattura nei suoi confronti. Al processo, per direttissima, è assolto per insufficienza di prove, assieme ai clienti del locale. La sentenza è appellata. A questo punto gli ingranaggi della giustizia, già arrugginiti, fanno tilt. Il 29 settembre i carabinieri si presentano nel ristorante con il vecchio ordine di cattura ormai scaduto. Le manette scattano, Agostino rimane 48 ore alle Nuove; poi l'equivoco si chiarisce ed esce. Passano un paio di giorni e i carabinieri ritornano nel ristorante: questa volta presentano un mandato di cattura, firmato dal giudice Lanza. L'Agostino è accusato di aver rapinato, con due complici, un orefice di La Loggia. Ancora un breve viaggio fino alle Nuove. E ancora una volta per il titolare dello «Spiedo», difeso dall'avv. Oreste Verazzo, tutto si risolve per il meglio. Viene messo a confronto con l'orefice rapinato, ma non è riconosciuto come uno degli autori del colpo. Quindi è di nuovo scarcerato per insufficienza di indizi. * I carabinieri di Collegno hanno arrestato Roberto Lorenzano, via Lessolo 25 ed Ezio Dionigio, corso Belgio 87. Li hanno sorpresi mentre smontavano una «131».
Persone citate: Ezio Dionigio, Francesco Agostino, Lanza, Oreste Verazzo, Roberto Lorenzano
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