Birmingham: al Salone rinascono le speranze

Birmingham: al Salone rinascono le speranze Birmingham: al Salone rinascono le speranze Da settembre il mercato inglese è in leggera ripresa - Presentazione della nuova B.L. «Metro» - Si profila una battaglia sui prezzi LONDRA E' cominciata WUBBBBBBSBBÈ ftffflk tSL IVKL/W **r~ LONDRA — E' cominciata una nuova battaglia d'Inghll- terra, questa volta sui prezzi delle auto: British Leyland e Ford avevano appena annunciato i listini dei loro nuovi modelli Escort e Metro (sei milioni e 750 mila e sei milioni e 170 mila lire rispettivamente per il modello base di ciascuna delle due marche) che la Vauxhall ha presentato una versione economica della Chevette, che costa 5 milioni e 600 mila lire, cioè 600 mila lire in meno del modello base preesistente. Sono tutti prezzi riferiti al mercato inglese e comprensivi di tasse, ma rendono l'idea della tendenza in atto. Persino la Jaguar ha ribassato di 2 milioni e mezzo il suo modello a sei cilindri, che adesso costa 25 milioni e mezzo. I responsabili delle industrie inglesi stanno ripetendo ormai da qualche tempo la loro ricetta per fermare la concorrenza giapponese: fermare la spirale dei prezzi e migliorare la qualità. Questo si ottiene con la maggiore produttività, e con la razionalizzazione e cooperazione fra le varie Case. La Rover, ad esempio, userà motori Diesel della Bmw e si guarda con interesse al progetto di nuovo motore Piat-Peugeot a bassissimo consumo. Al salone di Birmingham, inaugurato ufficialmente ieri dalla signora Thatcher, i segni della crisi non si vedono: tutto è tirato a lucido e festoso come nei momenti migliori, e per avere conferma della situazione bisogna guardare le cifre. Ma anche queste mostrano un panorama meno tragico di quanto si potrebbe immaginare. In primo luogo il mercato inglese «tiene» proprio come succede a quello italiano. Le statistiche dei primi sei mesi mostrano, se non una ripresa rispetto al '79, almeno una certa resistenza, mentre a settembre si è manifestata una ripresa, con un aumento del 17,3 per cento rispetto allo stesso mese del '79. Anche le importazioni, che avevano raggiunto la punta terrificante (per l'industria inglese) del 58,3 per cento, sono scese al 53,7 in settembre. Poco, se si vuole, ma almeno la tendenza si è capovolta. La Fiat è tra le case che si sono maggiormente avvantaggiate di questa ripresa, aumentando le sue vendite rispetto alla media dell'anno scorso e dello stesso mese di settembre, e tornando a quel 5 per cento del mercato inglese che già era suo. La Panda viene presentata in Inghilterra in occasione di questo Salone ed è considerata una del¬ le tre vetture candidate al titolo di «vettura dell'anno». I nuovi modelli erano ormai già stati tutti annunciati dalle case europee: Austin «Mini Metro», Ford «Escort», Rolls-Royce, Audi coupé, Talbot «Tagora» ecc. Tra i giapponesi la Daihatsu annuncia addirittura una gamma di veicoli elettrici, uno dei quali era esposto: si tratta della versione ad accumulatori del modello Charade, una quattro porte ridotta a soli due posti. La nuova Metro è presentata anche in versione di lusso da parte del carrozziere Ogle ed in versione sportiva, con carrozzeria in vetroresina e motore di quasi 200 cavalli realizzata dal reparto corse della British Leyland. Su questa Metro punta ormai l'intera Inghilterra, come sullo Spitiire nel 1940. Gianni Rogl tatti WUBBBBBBSBBÈ ftffflk tSL. IVKL/W **r~ [ ■ §?« cneriAl TUNIIMG " P/ | ^tfcZ* SPtUAl. lui^w Prototipo sportivo della nuova British Leyland «Metro»

Persone citate: Metro, Mini Metro, Piat, Rolls, Thatcher

Luoghi citati: Birmingham, Inghilterra, Londra