«Tassa sui rumori» all'esame della Cee

«Tassa sui rumori» all'esame della Cee «Tassa sui rumori» all'esame della Cee La Comunità europea si è occupata attivamente nel corso di questi anni di un problema strettamente legato allo sviluppo del traffico motoristico, soprattutto nei grossi centri urbani: l'inquinamento. Attraverso direttive specifiche, infatti, gli organi comunali hanno preso posizione fornulando indicazioni particolari, in grado di attenuare due forme di inquinamento, quello atmosferico e quello cosiddetto fonico. Già con una direttiva che risale al 1970, erano state dettate disposizioni relative ai limiti ammessi per le emissioni di ossido di carbonio, di idrocarburi incombusti e di ossido di azoto da parte dei motori, limiti che con una risoluzione successiva, del 1974, vennero resi ancora più severi. Un'ultima direttiva, che risale al 1976, fa ancora più espressamente riferimento al problema della salute, ricordando che *per ragioni di protezione della salute pubblica e dell'ambiente è opportuno prevedere un'ulteriore riduzione dei limiti di inquinamento*. La Comunità si è occupata anche di una singolare propo¬ sta formulata dal governo olandese, che prevede, ai fini di combattere con maggiore efficacia il fenomeno dell'inquinamento derivante dalla circolazione di veicoli a motore, l'istituzione di una « tassa sui rumori', destinata a finanziare la campagna di prevenzione. Il principio «c/li inquina paga- sarebbe la base per il recupero dei maggiori oneri dovuti all'attuazione della campagna contro la rumorosità. I responsabili delle sorgenti principali del rumore dovrebbero infatti pagare, in base al progetto, per le spese amministrative, per l'aiuto accordato all'industria per i costi supplementari derivanti dalla normativa, per le misure preventive da adottare e per la ricerca e lo sviluppo di prodotti meno rumorosi. r. s. • New York — Secondo l'inchiesta di un quotidiano, secondo 1162 per cento degli americani le Importazioni di vetture straniere devono essere limitate, ma il 46 per cento degli intervistati reputa queste vetture migliori di molti modelli americani. In particolare il 19 per cento delle persone considera migliori i modelli giapponesi.

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