«Confermate la condanna ai rapinatori assassini»

«Confermate la condanna ai rapinatori assassini» «Confermate la condanna ai rapinatori assassini» Requisitoria del pg al processo d'appello per l'omicidio dell'impiegata di via Roma 'Chiedo che agli imputati sia confermata la condanna inflitta dai giudici di primo grado-. Cosi il p.g. Ferraro ha concluso ieri mattina la sua requisitoria al processo in corte d'assise d'appello contro Angelo Lo Fiego, Antonino Macrino e Lorenzo Vito imputati dell'assassinio di Maria Grazia Venturini, l'impiegata uccisa dai rapinatori che il 4 dicembre '74 assaltarono lo studio notarile Rosani di via Roma 243, e del ferimento di una collega della Venturini, Elisabetta Povero. Richieste già abbastanza scontate e contro le quali, da stamane, si batteranno i difensori. La sentenza è prevista per domani. Al processo in corte d'assise, conclusosi il 23 dicembre del '77, Angelo Lo Piego era stato condannato a 27 anni; Macrino e Vito a 24 anni. Tutt'e tre si sono sempre dichiarati innocenti, ma i giudici hanno creduto ai numerosi indizi a carico degli imputati. *Un giovane di 30 anni, Nardine Senjaj, nato a Casablanca, Marocco, in visita alla nostra città, è stato aggredito e rapinato di 2750 dollari ieri alle 12,50 a iiiiiiniiiiiiiiiiiiiiininMi iiiiiiii munii Porta Palazzo. Il turista stava facendo compere con la moglie. Improvvisamente è stato circondato da un gruppo di giovani che dopo averlo ferito con un coltello alla schiena e all'addome, gli hanno preso il portafogli. E' stato medicato al Maria Vittoria. * Alle 11 di ieri un uomo armato di pistola è entrato nella panetteria di via Farinelli 5. Il volto coperto da un passamontagna si è avvicinato al proprietario, Osvaldo Gay, 48 anni, via Duino 183. «£' una rapina* ha detto lo sconosciuto. Ma alle grida del Gay il bandito si è spaventato ed ha raggiunto la strada dove su una *A112* lo aspettava un complice.

Persone citate: Antonino Macrino, Elisabetta Povero, Ferraro, Lorenzo Vito, Maria Grazia Venturini, Osvaldo Gay, Rosani, Venturini

Luoghi citati: Marocco, Vito