Il presidente Enrietti: «Un episodio che fa riflettere le forze politiche»

Il presidente Enrietti: «Un episodio che fa riflettere le forze politiche» La manifestazione dei capi nel commento dei partiti Il presidente Enrietti: «Un episodio che fa riflettere le forze politiche» B presidente della Regione, Enrietti, è giunto ieri sera da Roma dove, col sindaco Novelli e il presidente della Provincia, Maccari, era stato ricevuto dal presidente Peritai e si era incontrato col ministro del Lavoro Foschi. .Non posso dire di essere ottimista — ci ha dichiarato — ma sono un po' meno pessimista che nei giorni scorsi a proposito della Fiat*. Sulla manifestazione dei capi e la richiesta di tutela del diritto al lavoro, ci ha dichiarato: «Fermo restando il grande senso di responsabilità dimostrato dal movimento sindacale nel corso della lunga trattativa, appare chiaro che quando ci sono manifestazioni che coinvolgono migliaia di persone, occorre riflettere sul significato di questo avvenimento. E' necessaria oggi più che mai la ricerca della massima unità di tutte le forze de¬ mocratiche e progressiste e del movimento sindacale per giungere all'immediata conclusione della vertenza*. Sulla manifestazione, duro commento del pei, espresso da Gianotti: .La Fiat ha organizzato la manifestazione contro lo sciopero e il sindacato. Ha convocato impiegati e capi, ha pagato la giornata di lavoro invitando a scendere in piazza. Invece di raggiungere l'accordo col sindacato, la Fiat prosegue sulla strada della divisione dei lavoratori*. n documento riconosce «ii disagio, le difficoltà crescenti che uno sciopero così lungo stanno provocando* e accusa l'azienda di «contare sulle preoccupazioni di tanti*. Conclude chiedendo «un accordo nelle prossime ore, che garantisca il diritto al lavoro di tutti i dipendenti* Il vicepresidente della giunta regionale, Sanlorenzo, comunista, ricevendo la delegazione del capi, aveva detto tra l'altro: .Non credo si possano definire una minoranza prevaricatrice le migliaia di lavoratori che da 33 giorni sono in lotta per difendere il loro diritto al lavoro, cioè il diritto a non essere licenziati*. All'incontro erano presenti anche i consiglieri regionali de Brizio e Cerchio che hanno ribadito al capi la posizione della de: .Contrarietà assoluta ai licenziamenti e rilancio dell'azienda; rispetto dell'autonomia sindacale, ma richiesta di garanzie per l'esercizio della libertà da parte di tutti e giudizio negativo su forme di lotta che della libertà non sono rispettose*. Anche il segretario cittadino de Giardini interviene: .L'esasperazione, le incomprensioni e le strumentalizzazioni finiscono per determinare una lacerazione nel tessuto democratico abbassando i livelli di libertà*. Condanna: .Quando si lanciano sulle piazze imprudenti dichiarazioni di guerra in una vertenza che per la sua complessità richiede, invece, la collaborazione di tutte le forze democratiche, si finisce soltanto per alimentare la conflittualità determinando divisioni tra i lavoratori*. Per il liberale Dondona, consigliere comunale, la manifestazione «pone precisi problemi a chi propone l'occupazione della fabbrica; e ripropone altresì il problema della tutela della libertà di lavoro accanto alla disciplina e tutela della libertà di sciopero*. I suol colleghi in Provincia condannano la violenza e il fatto che .il sindacato ricorra ad elementi estranei all'azienda per risolvere conflitti di lavoro forzando in tal modo la libera scelta dei lavoratori Fiat*. Chiedono che «siano rispettate la volontà e la libertà dei lavoratori che dissentono dalle posizioni del sindacato*. II segretario provinciale del pri, Cerlini, vede nella manifestazione .la chiara volontà di ripresa del lavoro di larghi settori dei dipendenti Fiat*. Essa induce le forze politiche e sindacali a riflettere: .Non c'è dubbio che si sono scelte forme di lotta sindacale non condivise e non capite nelle finalità dalla maggioranza dei dipendenti*.

Persone citate: Brizio, Cerlini, Dondona, Enrietti, Gianotti, Maccari, Sanlorenzo

Luoghi citati: Roma