«Dicevano vai e uccidi lui andava e uccideva» di Alfredo Venturi

«Dicevano vai e uccidi lui andava e uccideva» Michele Viscardi e Maria Teresa Conti, i due terroristi presi a Sorrento «Dicevano vai e uccidi lui andava e uccideva» Viscardi è considerato dagli inquirenti un tiratore scelto - «Catturandolo abbiamo salvato altre vite umane» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE BERGAMO — Davvero sconcertante, vista di qui, la vicenda di Michele Viscardi, il giovane bergamasco catturato l'altro pomeriggio a Sorrento con l'amica Maria Teresa Conti. Ventiquattro anni, impressionante il curriculum tracciato dagli inquirenti. Una storia serrata e sanguinosa di azioni armate, c'è perfino 1'.invalidità di guerra». Oli uomini della Dlgos lo hanno infatti preso zoppicante, dicono che quelli sono i segni di una delle ultime imprese, la sparatoria di agosto a Viterbo in cui morirono due carabinieri. Un'impresa fra le tante : gli contestano la partecipazione agli agguati in cui caddero 1 giudici milanesi Alessandrini e Galli, all'assalto che Insanguinò la scuola torinese di amministrazione aziendale. «Avere catturato Viscardi significa senz'altro aver salvato delle vite umane; dice Giancarlo Avella, sostituto procuratore a Bergamo, uno degli autori dell'Inchiesta che ha portato agli arresti di Sorrento. Ancora una volta, l'itinerario di un giovane accusato di terrorismo vede al suo punto di partenza, alcuni anni prima dell'approdo alla formazione armata, In questo caso Prima Linea, il magma Incandescente dell'Autonomia. Ora, se è vero che l'Autonomia è cultura del ghetto, uno si domanda come possa avere attecchito cosi efficacemente a Bergamo, questa elegante città lombarda che a un tradizionale perbenismo cattolico ha saputo accoppiare il culto di un prosperoso benessere. Sul fatto che a Bergamo il fermento autonomo abbia attecchito non ci sono dubbi, e nemmeno ce ne sono sul fatto che spesso su quel fenomeno si è sovrapposta, in forme e dimensioni sconcertanti, la pianta del terrorismo. .Una città di centoventimila abitanti, una provincia che arriva ai duecentomila — ricorda Avella —: una trentina di aderenti a Prima Linea, una raffica di una sessantina di ordini 0 mandati di cattura, in proporzione ben più che nelle grandi città, tradizionalmente collegate alle gesta terroristiche'. In qualche misura il fenomeno Bergamo si apparenta al fenomeno Padova, città simile a questa per dimensioni e reddito pro-capite, eppure sociologicamente cosi diversa per la presenza del grande ghetto universitario. Qual è il terreno di coltura di questo fenomeno? Il questore, Marcello Monarca, si limita a registrarlo e a combatterlo. «Jn pochi anni quarantadue attentati, una quindicina le sigle che hanno firmato le rivendicazioni'. Il magistrato Avella distingue fra le azioni caratteristiche dell'Autonomia organizzata («bombe, ma senza intenti omicidio) e la scelta più propriamente terroristica del «Partito della vendetta». Cosi definisce Prima Linea, chu diversamente dalle Brigate rosse non si perde in sforzi di analisi, colpisce e basta. Perché dunque a Bergamo? 1 sociologi chiamano in causa la compressione di fatto esercitata in questa città dalla monocultura cattolica, un ribellismo giovanile che è parte della tradizione cittadina fin dal tempi di Garibaldi, e che non ha canali di sfogo. Poi c'è la prossimità di Milano: a Milano molti di qui vanno a studiare e a lavorare, e anche in termini di partito armato, dice Avella, «c'è una osmosi costante fra Bergamo e la vicina metropoli: Altra caratteristica del terrorismo cresciuto in questa città, il fatto che non opera all'interno delle mura urbane. E' un terrorismo da esportazione, o da trasferta. Le decine di attentati alle quali fa riferimento il questore rientrano, è bene ricordarlo, nell'altro versante, quello di un'Autonomia al di qua dal gran salto verso 1'«annientamento». La vicenda di Michele Viscardi conferma e simboleggia questo aspetto dell'eversione bergamasca. Il giovane artigiano del legno è considerato un semplice esecutore di ordini. «Gli dicono vai, uccidi, e lui va, uccide'. Un soldato, tecnicamente addestratissimo, ottimo tiratore. .Un tipico uomo di Prima Linea — dice il giudice Avella —. Si tratta di una banda sotto certi aspetti infantile. Se in generale i terroristi hanno compiuto un errore di analisi storica, non arrivando a capire che l'attacco fisico è improponibile all'opinione pubblica italiana di qualunque versante, quelli di PL hanno commesso in più un errore tecnico, dandosi un minimo grado di compartimentazione: Un errore che forse corrisponde a una scelta a suo modo «politica». Alfredo Venturi Sorrento. Michele Viscardi e Maria Teresa Conti, i due giovani arrestati (Telefoto Ap)