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«Sfrattato» nel Veronese un monumento agli alpini Dalla proprietaria del terreno «Sfrattato» nel Veronese un monumento agli alpini La curiosa vicenda a Ronca, nella zona del Soave - Ora le «penne nere» della regione hanno fatto ricorso alla giustizia VERONA — Gli alpini di Terrossa rischiano di rimanere senza monumento perché la proprietaria del terreno sul quale è stato costruito non lo vuole più. La vicenda, tuttora in corso, è in mano degli avvocati. Si svolge in una frazione di Ronca, terra di vigneti, zona classica del Soave, dove gli alpini sono sacri al pari del buon vino. Due anni fa la sottosezione dell'Ana decise di ricordare gli alpini caduti e scelse il terreno di proprietà di Angelina Zagotto, titolare di una trattoria nel centro del paese. Un appezzamento di circa 600 metri. La Zagotto accettò che il monumento si costruisse sulla sua area a patto che gli alpini tenessero le loro riunioni e, soprattutto, le cene sociali nella sua trattoria. Sull'impegno verbale si trovarono tutti consenzienti. La giunta di Ronca sostenne l'Iniziativa mettendo anche a disposizione degli alpini Il geometra comunale che preparò il progetto: un cubo in cemento sormontato da una grande aquila ad ali spiegate. Tutti contenti, con sottoscrizione collettiva per sostenere la spesa ed infine l'attesa inaugurazione. Da allora, però, sono cominciati i guai perché gli alpini di Ron¬ ca hanno fatto notare che non potevano tenere cene e riunioni sempre a Terrossa. Che anche loro avevano una trattoria di notevole affidabilità. Cosi la prima cena si è svolta a Ronca, nel capoluogo. La Zagotto, davanti al mancato rispetto dei patti si è arrabbiata ed ha chiesto che Il monumento fosse tolto dal suo terreno. Oli alpini dicono che faranno la rivoluzione, ma il monumento non si tocca. Dalla loro hanno anche il parere di un legale. Il trasferimento dovrebbe avvenire a spese della proprietaria del terreno. Ma la gente ha fatto ormai l'abitudine e il monumento lo vuole proprio in quel posto. f.r.