Il Sinodo prepara le norme contro i metodi «perversi» che impediscono le nascite

Il Sinodo prepara le norme contro i metodi «perversi» che impediscono le nascite Il Sinodo prepara le norme contro i metodi «perversi» che impediscono le nascite CITTA' DEL VATICANO — Al Sinodo si delinea un «Consensus», cioè una convergenza, non tanto sulle risposte finali da dare alle domande più brucianti sulle nascite, sull'unità della famiglia e sui divorziati, quanto sul modo di impostare i problemi, specie per quanto riguarda l'applicazione dell'enciclica ■Humanae Vitae» di Paolo VI del 1968, che fissò i primi orientamenti in fatto di natalità. Due tendenze emergono: un gruppo propone di confermare chiaramente il documento, ma di facilitarne la comprensione con varie iniziative; un secondo pur d'accordo nel confermare il testo del 1968, propone di stendere una serie di istruzioni per una sua migliore interpretazione, da inserire in una «Carta dei diritti della famiglia», cioè una raccolta di norme generali per tutti 1 cattolici: dovranno essere soprattutto chiariti 1 metodi «perversi» che la Chiesa respinge (contraccezione con mezzi chimici o fisici) e sviluppare invece 1 metodi «naturali» di controllo delle nascite. I vescovi del sinodo, giunti a metà del loro cammino con la 14' riunione, hanno ieri ascoltato in aula, tra mattina e sera, undici relazioni sui dibattiti nei rispettivi «circuii minores». Sono emersi 1 problemi di dare indicazioni precise, non solo sulla controversa questione della regolazione delle nascite, ma anche sulla dignità della donna, sui divor- ziati risposati che chiedono 1 sacramenti e sul riti africani che prevedono matrimoni «a tappe», spesso con unione sessuale dei fidanzati prima delle nozze. S'è anche parlato di garanzie che le famiglie dovrebbero ottenere dagli Stati riguardo a loro precisi diritti, come quello di mandare 1 figli a scuole di loro scelta, anche religiose; altri diritti sono quelli alla salute, alla stabilità, alla protezione dei più deboli. Quasi unanime è stata perciò la richiesta di compilare una «carta dei diritti della famiglia» da proporre poi agli Stati e alle organizzazioni internazionali: secondo un gruppo di lingua inglese, tale «carta» debbono compilarla 1 laici, chiamati però al Sinodo solo come «uditori». Quanto poi ai divorziati, più d'un gruppo ha chiesto «comprensione», ma anche «precisione» da parte vaticana mentre in linea di massima s'è riproposta una netta riconferma dell'indissolubilità del matrimonio.

Persone citate: Paolo Vi

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano