Il pcf apre la maratona verso l'Eliseo Marchais sarà il candidato anti-Giscard

Il pcf apre la maratona verso l'Eliseo Marchais sarà il candidato anti-Giscard Oggi la decisione del comitato centrale comunista a Nanterre Il pcf apre la maratona verso l'Eliseo Marchais sarà il candidato anti-Giscard DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Primo fra le grandi formazioni politiche francesi, il partito comunista si lancia nella «maratona» della campagna per l'elezione presidenziale, in programma tra sei mesi. Il comitato centrale del pcf si è riunito per proporre alla conferenza nazionale del partito (che si conclude oggi a Nanterre) di sancire la candidatura di Georges Marchais. E' una scelta scontata quella del segretario generale del partito, che si era venuta delineando con chiarezza negli ultimi mesi attraverso lo spiegamento dell'apparato propagandistico del pcf il quale ha concentrato tutte le sue attenzioni sulla figura di Marchais. Il leader comunista, poi, ha già pubblicato nelle settimane scorse un libro, L'espoir au présent, che costituisce la piattaforma Ideologica del futuro aspirante all'Eliseo. E per levare gli eventuali dubbi residui, lo stesso Marchais a metà settembre, per la festa dell'Hwnanité, si è presentato come •l'unico vero candidato anti-Giscard». Più che di un lapsus si era trattato di un'anticipazione che ora tocca agli organi collegiali del partito ratificare. Ma nella compattezza ufficiale si profila qualche crepa. Ma la dissidenza di questi comunisti «critici» (da E ile in Stein a Althusser, da Fremontier a Quiles) non inciderà sulle decisioni del partito. E nemmeno la voce di Henri Fiszbin (ex segretario della potente federazione parigina, caduto in disgrazia) — che giovedì su Le Monde ha denunciato «il vicolo cieco» in cui s'impantana il partito, col¬ pevole d'aver abbandonato «la strategia unitaria» — non ha alcuna possibilità d'essere intesa. Partendo con largo anticipo, il pcf dimostra quindi di voler seguire una campagna elettorale «solitaria», secondo la linea politica di arroccamento seguita negli ultimi tre anni, dopo la rottura dell' «Union de la gauche» con i socia¬ listi e i radicali. E' la seconda volta che il partito comunista presenta un suo candidato alle presidenziali, rifiutando una scelta unitaria della sinistra. La precedente era stata nel '69, quando il vecchio stalinista Jacques Duclos si era presentato a 73 anni contro Pompidou (che aveva appena raccolto l'eredità di De Gaulle), il centrista Poher e il so¬ cialista Defferre. Duclos aveva raccolto il 21 per cento dei voti, era arrivato terzo e quindi era stato eliminato dal ballottaggio finale. Ma in quell'occasione, il pcf aveva chiesto ai suoi elettori un massiccio astensionismo perché •Pompidou è uguale a Poher, come Blanc Bonnet e Bonnet Blanc» secondo una formula diventata celebre. p. pat.

Luoghi citati: Nanterre, Parigi