«Bonn non si opporrà alle misure Cee per frenare la crisi della siderurgia»

«Bonn non si opporrà alle misure Cee per frenare la crisi della siderurgia» L'ha detto Giscard dopo aver parlato con Schmidt BRUXELLES — I governi dei nove Paesi della Comunità europea sono concordi nel ritenere necessario che l'esecutivo comunitario sia in grado, il 22 ottobre, di promulgare le misure relative allo stato di crisi della siderurgia Cee, che implica una riduzione della produzione dell'ordine del 15-20 per cento nel periodo compreso fra il primo ottobre 1980 e il 30 giugno 1981. Ne ha dato l'annuncio, parlando di «accordo politico dei Nove-, Etienne Davignon, commissario incaricato -degli affari industriali, in una conferenza stampa tenuta ieri al termine della riunione del comitato dei rappresentanti permanenti (ambasciatori) dei «Nove» presso la Cee. Davignon ha tenuto a sottolineare, a scanso di equivoci, che le misure messe a pun co dall'esecutivo comunitario avranno effetto retroattivo, applicandosi per l'appunto dal primo ottobre. Nel suo numero di oggi, ha dichiarato, «Bonn non si opporrà alle misure Cee per frenare la crisi della siderurgia» 'la Gazzetta Ufficiale della Cee mette in guardia i produttori d'acciaio comunitari contro la tentazione di vendere in ottobre a prezzi di mercato sfavorevoli-. Tali vendite verrebbero infatti conteggiate nelle quote loro assegnate. A quanto pare la Germania non si opporrà al piano di ri¬ strutturazione siderurgica comunitaria. Lo ha reso noto ieri il capo dello Stato francese Valéry Giscard d'Estaing a Dunkerque, precisando di aver avuto mercoledì sera assicurazioni In tal senso dallo stesso cancelliere Helmut Schmidt nel corso di una telefonata.

Persone citate: Davignon, Etienne Davignon, Giscard D'estaing, Helmut Schmidt, Schmidt

Luoghi citati: Bruxelles, Dunkerque, Germania