Mentre sta per arrivare l'inverno la moda pensa al mare e all'estate

Mentre sta per arrivare l'inverno la moda pensa al mare e all'estate Per la prossima stagione il costume intero vince sul bikini Mentre sta per arrivare l'inverno la moda pensa al mare e all'estate BOLOGNA — Un manifesto con un'adolescente abbigliata per un bagno in mare secondo le convenzioni «fin de siècle» invitava alla singoiare mostra allestita nel foyer del Palazzo dei Congressi, nell'ambito dell'Ente Fiere bolognesi, titolo «Viaggio attraverso il comune senso del pudore». Cinquanta immagini in gigantografia disposte in concomitanza con il Sait Mare, la rassegna che propone le novità della vacanza marina nel 1981. Oggi, con monokini e con il nudo integrale, viviamo in tempi lontanissimi dagli antichi rigori; ma, proprio dalla Svezia, paese aperto e spregiudicato a questo riguardo, arrivano segnali di revisione e forse una nuova austerità dei costumi è alle porte. Può essere una coincidenza, anche se nel mondo della moda, guidato dal «radar» del marketing, quasi nulla è casuale: nelle sfilate del Sait Mare, presenti ben 62 produttori di costumi da bagno fra i più reputati e una folla di acquirenti professionali da tutto il mondo, si son visti molti costumi interi. Altre ragioni tuttavia incidono sulla vittoria del costume pezzo unico nei confronti del bikini, fino a pochi anni fa in testa con il 90% e sceso oggi al 65%. Il motivo base è la moda che propone il costume da bagno come capo di abbigliamento, di uso alternativo per la vita all'aria aperta, unito a gonne, parei, pantaloni. Nel costume intero vi è maggior spazio, per un'azienda, di esprimere il proprio stile, la fantasia nelle stampe e nel disegno, tutti fattori che militano a favore dell'industria italiana À livello europeo l'Italia è il più grosso produttore di costumi da bagno, con 33 milioni di capi contro i 14 della Francia, gli 11 dell'Inghilterra, i 9 della Germania. Ti Sait Mare, con il suo vastissimo padiglione all'interno di Modamaglia è la sola manifestazione italiana che affronti un discorso unitario e completo sul mare. Offre l'immagine di una estate colma di rigate geometrie, all'insegna di colori vivi e divertenti fantasie, dove tuttavia ancora risplende l'opposizione nitida del bianco e nero, spesso con qualche tocco di rosso; resistono bolli, pois, puntini e tutti gli effetti del bicolore nelle modellazioni, ora sportive, nelle molte varianti del tema olimpionico, ora esasperatamente femminilizzate. Ti monopezzo si vale di drappeg¬ gi, le sgambature, gli scolli si riassumono in nodi, fiocchi; le spalline, le accollature per il costume da nuotare hanno forme molto diverse, sempre discrete e pur consentendo perfetta tenuta e comoditi sportiva, offrono spunti inediti sia di foggia che di impiego del colore. E i bikini? Tn variazioni infinite resistono, generosi nello scoprire fianchi e seno, il tutto sorretto da anelli, laccetti e catenine. Lucia Sollazzo In anteprima, tre costumi in Lycra per la moda mare dell'estate 1981 (Telefoto)

Persone citate: Lucia Sollazzo

Luoghi citati: Bologna, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Svezia