Non si sono fatti vivi i genitori dei 2 bimbi trovati in cantina

Non si sono fatti vivi i genitori dei 2 bimbi trovati in cantina La sconcertante vicenda di Matteo e Luca Non si sono fatti vivi i genitori dei 2 bimbi trovati in cantina La strana personalità della custode e «carceriera» dei piccini: andava sovente in chiesa, e distribuiva manifestini del «movimento per la vita» - Il padre e la madre erano al corrente dei maltrattamenti? MILANO — Non si sono ancora presentati in questura i genitori di Matteo e Luca, di 2 e 3 anni, che la polizia ha trovato avantieri in una cantina, dove la donna alla quale erano stati affidati li costringeva a vivere da quasi cinque mesi. Cristina e Salvatore Maiorana — madre e padre dei piccoli — abitano in una traversa di via Vittoria Colonna, alla periferia della citta, oltre la Fiera. Martedì mattina gli agenti, subito dopo essersi portati via i bambini, hanno lasciato af¬ fisso alla porta di casa, l'invito a presentarsi in via Fatebenefratelli, con urgenza, «per accertamenti». Della comunicazione sono stati messi al corrente i vicini; ognuno ha promesso: «Appena tornano, glielo diremo». Ma finora non si sono visti. La persona che custodiva 1 bambini, Lucia Morosini, di 51 anni, di professione ostetrica, è a San Vittore, arrestata per maltrattamenti; su di lei, si indaga, inoltre, per chiarire un sospetto emerso dai racconti di tanti che la conoscono: avrebbe praticato clandestinamente interruzioni di gravidanze. Anche ora, nonostante la recente legge che — in determinate circostanze—consente l'aborto. Qualcuno si servirebbe di lei, nonostante le parcelle: 650.000 lire a intervento. Può darsi si tratti solo di maldicenze: sarà la magistratura a stabilirlo. Le testimonianze sulla personalità della Morosini sono contraddittorie. La proprietaria dell'appartamento di via Thaon di Revel 9, dove vive la donna (e nella cui cantina teneva i bambini) sostiene che l'ostetrica offriva a tutti dei volantini del «Movimento per la vita» (il gruppo oltranzista anti-aborto, promotore del referendum abrogativo delle recenti disposizioni). «Era per farsi un alibU, ribatte con tono sicuro la titolare di un negozio. Un particolare viene riferito quasi all'unanimità: la Morosini andava regolarmente in chiesa, si confessava, si comunicava. «Ma perché ha accettato di ospitare quei bambini per poi chiuderli in cantina?», si chiedono tutti. E anche: «Afa perché i genitori li hanno affidati a lei, quando spendendo la stessa cifra ogni mese —240.000 lire—avrebbero potuto metterli in un istituto?». L'ostetrica dovrà spiegare al magistrato il motivo per cui, da cinque mesi, teneva i bambini in cantina. I coinquilini che li sentivano piangere e nessuno interveniva, risponderanno alla propria coscienza. Alla coscienza c forse anche alla magistratura, dovranno invece dare certamente spiegazioni Maria Cristina e Salvatore Maiorana. Per il momento la posizione giuridica dei genitori di Matteo e Luca è quella di «parte lesa». Sostenere di essere stati totalmente ignari del tipo di «ospitalità» che la Morosini infliggeva ai loro piccoli, potrebbe essere una linea di difesa. Fino a prova contraria. La «prova contraria» potrebbe non essere impossibile, visto che almeno la madre, nella casa di via Thaon di Revel, ogni tanto capitava. E le condizioni dei bambini erano tali che nessuno avrebbe potuto non accorgersi del loro progressivo deperimento. Se l'inchiesta accertasse una complicità in quei maltrattamenti, si aprirebbe quasi certamente una procedura per togliere Luca e Matteo ai loro genitori. Adesso i bambini sono in un istituto di viale Piceno, dove «stanno bene». Per questi bambini, il brefotrofio è bello. C'è luce, non fa freddo, c'è da mangiare, ci sono altri piccoli, non si rimane giorno e notte con i vestiti bagnati. Luca ha tre anni e sa appena dire «si, si», quando gli chiedono se ha fame, o se è contento di non essere più in cantina. Imparerà a parlare nel brefotrofio, insieme con il fratello minore. Ornella Rota

Persone citate: Lucia Morosini, Maria Cristina, Morosini, Ornella Rota, Salvatore Maiorana

Luoghi citati: Milano