Come sarà lo sciopero di venerdì Fiat: aperta la raccolta di fondi di Gian Carlo Fossi

Come sarà lo sciopero di venerdì Fiat: aperta la raccolta di fondi Quattro ore di fermata generale, servizi esclusi Come sarà lo sciopero di venerdì Fiat: aperta la raccolta di fondi Cgil, Cisl e Uil invitano tutti i lavoratori a versare 5 mila lire e sollecitano contributi anche da Regioni, Enti locali, partiti, «come solidarietà concreta» «I dipendenti della Fiat hanno perso in queste settimane di lotta 40 miliardi» ROMA — La Federazione Cgil-Cisl-Uil ha comunicato in una conferenza stampa le modalità dello sciopero generale di venerdì prossimo che dovrebbe coinvolgere — per la vicenda Fiat e la difesa dell'occupazione — circa 18 milioni di lavoratori e i settori più importanti della vita del Paese, dall'industria all'agricoltura, dal commercio al pubblito impiego, dalla scuola ai servizi pubblici. L'astensione sarà di quattro ore (prevalentemente al mattino per consentire la partecipazione di operai e impiegati ai molti comizi in programma), ad eccezione dei servizi essenziali nei quali la sospensione dal lavoro sarà limitata a un'ora per contenere i disagi della popolazione. Trasporti. I treni e gli aerei si fermeranno, o comunque subiranno seri intralci, dalle 10 alle 11, mentre per il trasporto urbano, marittimo e delle merci su strada questo orario vale come indicazione di massima, previo confronto con gli organismi sindacali regionali. Per gli altri lavoratori addetti al servizio passeggeri nei diversi settori, per i lavoratori degli impianti, delle officine, degli uffici, le modalità dello sciopero dovranno essere concordate con le federazioni regionali. Scuola. Anche i dipedenti della scuola di ogni ordine e grado si asterranno dal lavo¬ ro per un'ora, all'inizio delle lezioni. La Federazione unitaria ha invitato gli insegnanti aderenti a illustrare agli alunni i motivi dello sciopero. I sindacati autonomi, in particolare lo Snals, non parteciperanno all'azione di protesta, giudicandola •estremamente pericolosa in un momento in cui la grave crisi del Paese richiederebbe, al contrario, un recupero di produttività-. Ospedali. I dipendenti degli ospedali, come tutti gli altri addetti ai servizi sanitari, sciopereranno per un'ora, ma garantiranno gli interventi di pronto soccorso e di urgenza. Nelle sedi di lavoro, l'ora di sciopero verrà utilizzata per le assemblee. Poste. I lavoratori addetti ai servizi postali, telegrafici e telefonici di Stato si fermeranno per un'ora all'inizio di ogni turno. «Particolari modalità — è stato precisato — saranno adottate nei centri sedi di impianti Fiat per consentire la partecipazione della categoria alle manifestazioni unitarie-. Elettricità, gas, acquedotti. L'astensione, limitata ad un'ora, non dovrà avere ripercussioni sulla normalità dei servizi, in specie dei flussi di erogazione. Banche. Gli sportelli degli istituti di credito resteranno chiusi per quattro ore, secondo modalità da definire a livello provinciale. Quotidiani. La sospensione del lavoro sarà contenuta in un'ora per permettere l'uscita regolare in edicola dei giornali e assicurare, in tal modo, la continuità dell'informazione. Telefoni. I sindacati dei telefonici a partecipazione statale hanno deciso di sospendere il lavoro per «piena solidarietà- a tutela dei livelli occupazionali e di chiedere un incontro urgente alla Sip per concordare la rateizzazione della bolletta telefonica a favore dei dipendenti Fiat. Oltre alle modalità dell'agitazione, dalla conferenza stampa sono emersi due elementi importanti: il sindacato esclude per il momento l'ipotesi dell'occupazione delle fabbriche della Fiat e sottolinea che l'apertura del fondo di solidarietà per i lavoratori in lotta non implica la scelta di istituire le «cosse di resistema-, n segretario organizzativo della Uil Torda ha precisato che «la decisione di rafforzare, con la solidarietà degli altri lavoratori, il picchettaggio significa che per il momento il sindecato esclude l'ipotesi di una occupazione. E' chiaro che se la situazione dovesse ulteriormente inasprirsi, non escludiamo il ricorso a forme di lotta ancora più dure-. Scheda, per la Cgil ha reso noto che in aggiunta all'apertura di una sottoscrizione di massa di 5000 lire per ogni lavoratore, da raccogliere direttamente sui luoghi di lavoro da appositi «comitati unitari di lotta e solidarietà per la difesa del posto di lavoro-, il sindacato ha deliberato di richiedere a ogni operatore sindacale a tempo pieno la somma di 30.000 lire (si tratta di circa 600 milioni, dato che gli operatori a tempo pieno sono circa 20 mila). I fondi raccolti confluiranno su un conto corrente nazionale che sarà gestito dalla Federazione CgilCisl-Uil e sul quale verrà data una informazione «dettagliata e permanente», sia sulle uscite, sia sulle entrate. Per oggi sono state organizzate ovunque «attivi unitari» per illustrare ai lavoratori il significato e gli obiettivi delle decisioni prese, presenti dirigenti nazionali e delegati della Fiat. La Federazione rivolgerà un appello per una «testimonianza concreta- di solidarietà a Comuni, Regioni, forze democratiche, movimenti cooperativi eccetera. «I lavoratori in lotta della Fiat — ha osservato Torda — hanno perso in queste settimane più di 40 miliardi: la solidarietà a questi lavoratori, al dì là dell'importanza del significato politico della vertenza, è an che una restituzione per tutte le lotte che i metalmeccanici hanno sostenuto a favore dell'occupazione e del Mezzogiorno». Colombo, segretario organizzativo della Cisl, ha chiarito che per il momento il fondo di solidarietà non significa «teorizzare la creazione delle casse di resistenza: vedremo i risultati, e poi giudicheremo se è possibile trovare una strada unitaria su questa scelta». _. - . Gian Carlo Fossi

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