La Regione invitata a organizzare nuovi posti di lavoro in Piemonte

La Regione invitata a organizzare nuovi posti di lavoro in Piemonte Continuano i presidi alle fabbriche, si moltiplicano gli incontri tra politici, sindacalisti e lavoratori La Regione invitata a organizzare nuovi posti di lavoro in Piemonte Nel dibattito in Consiglio questa sollecitazione è venuta dalla de, dal psi, dal psdi e dal pri - Il pli: «È legittima l'azione a tutela del posto di lavoro; è doveroso, per l'azienda, garantirsi produttività e competitività internazionale» C'è stato molto movimento e una certa confusione tra il pomeriggio di mercoledì e le 14 di ieri in Regione: telefonate continue a Roma per la cassa integrazione Fiat, annunci di convocazione da parte del ministro Foschi, smentite, riconferme. Ieri a mezzogiorno, poco prima che il Consiglio regionale votasse un ordine del giorno di invito al ministro a riconvocare le parti, la segreteria del presidente della giunta annunciava che lo stesso Enrietti aveva ricevuto da pochi minuti una telefonata di Foschi che confermava la -convocazione delle parti per le 17». Con Foschi hanno parlato anche i democristiani Paganelli e Brizio; dal ministero intanto arrivavano smentite ufficiose, poi finalmente la notizia ufficiale: alle 18 ci sarebbe stato un incontro delle organizzazioni sindacali col direttore generale del ministero (è stato poi rinviato a oggi). Un 'incontro tecnico' che dimostra comunque come il ministro abbia 'ripreso in mano la situazione* come dicono i politici. E cosi il consiglio, dopo una mattinata di dibattito, metteva in votazione un ordine del giorno che è stato approvato da tutti i gruppi con la sola astensione del pdup. Chiede che l'iniziativa del ministero •porti a una conclusione positiva e in tempi brevi della vertenza Fiat e invita le parti sociali a partecipare responsabilmente alla ripresa delle trattative*. Il Consiglio, convocato d'urgenza su richiesta dei gruppi pdup, pei, psdi e psi si è occupato soltanto del problema Fiat, dei riflessi che ha sull'economia piemontese e delle possibilità che la Regione ha di affrontarlo e risolverlo. •La crisi della Fiat è l'episodio più grave e drammatico che abbia colpito il Piemonte dalla fine della guerra a oggi» ha detto il presidente Benzi aprendo i lavori. Enrietti: •La situazione sta toccando i limiti di guardia, i toni sono drammatici, il clima confuso. La cassa integrazione è un atto unilaterale che la nostra società non può accettare'. Ogni gruppo ha espresso il suo parere e il dibattito ha assunto l'andamento di quello della seduta dell'11 settembre, quando incombeva la minaccia dei licenziamenti. Montefalchesi (pdup) ha parlato di occupazione, -atto grave, un livello di lotta che lo decidono non i partiti, ma i lavoratori'. Bastianini (pli) riconosce •l'esigenza legittima dei lavoratori ad essere tutelati», ma, afferma, «é altrettanto legittima e doverosa per l'azienda l'esigenza di garantire la produzione, la produttività e la competitività». Non sono Dibattito del pei su Fiat e governo •Fiat e crisi di governo», è il tema che Gerardo Chiaromonte, della direzione del pei e Sergio Garavini della segreteria nazionale Cgil affronteranno domani (ore 9, cinema Smeraldo, via Tunisi) in un convegno organizzato dalla federazione comunista torinese. mancate le polemiche: «Dtchiarazioni intempestive e forzature politiche hanno radicalizzato la trattativa» dice Bastianini il quale accusa il pei «di avere avuto tre preoccupazioni: di egemonizzare il sindacato, i mezzi d'informazione, il psi». La conclusione è pessimistica: 'Comunque vada a finire questa vicenda, il Piemonte ne uscirà con le ossarotte». Che cosa si può fare per rinsaldare le ossa? Mignone (psdi) sollecita la Regione a •attuare politiche di sostegno anche con modifiche al piano di sviluppo». Viglione (capogruppo psi) è più preciso ancora e anche più polemico con la giunta alla quale chiede di •investire subito cifre importanti per co¬ struire SO mila posti di lavoro»; si rifà al new deal roosveliano e precisa: 'Questa situazione è drammatica, ma può dare l'avvio ad un nuovo metodo di sviluppo della nostra regione». Anche Paganelli (capogruppo de) chiede con forza polemica alla Regione di «entrare nella fase operativa e avviare i programmi di sua competenza, per rafforzare il mercato del lavoro piemontese». Critica la Fiat «per le procedure non concordate di messa in cassa integrazione'. Anche la signora Vetrino (pri) insiste: 'Milano ha sviluppato 50 mila posti di lavoro nel settore terziario; il Piemonte non può recuperarne alcune migliaia?». Polemizza col psi 'Che in Piemonte non si dissocia dalle posizioni del pcU; insiste sul concetto di mobilità e chiede al consiglio «non di riunirsi, ma di agire». Bontempi (capogruppo pei) risponde alle polemiche affermando: «Di fronte all'attacco della Fiat al movimento operaio, noi comunisti siamo stati e siamo dalla parte degli operai» perché «Za grave crisi dell'auto non si supera riducendo il potere dei lavoratori'. Infine, dai quattro ordini del giorno presentati, i capigruppo ne ricavano uno che vede la sola astensione del pdup. Il voto avviene dopo che Sanlorenzo, vice presidente della giunta, aveva annunciato, a proposito di impegni della giunta, che «entro ottobre sarà presentato il programma per i prossimi cinque annn.

Luoghi citati: Milano, Piemonte, Roma