La cultura romanica d'Umbria e Borgogna

La cultura romanica d'Umbria e Borgogna La cultura romanica d'Umbria e Borgogna Italia romanica: L'Umbria. Con testi di A. Prandi. S. Chierici, G. Tamanti, P. Cadei, foto di Zodiaque, pag. 352. con 4 tav. a col. 144 in b. e n. e 25 piante, ed. -Taca Book. lire 22.000. Europa romanica: La Borgogna. Testo di Raymond Oursel, foto di Zodiaque. pag. 338. con 10 tav. a col., 133 in b. e n. e 15 piante, ed. .Taca Book. lire 24.00(1 Proprio il volume sull'Umbria avrebbe dovuto dare avvio, due anni fa. alla collana di tredici titoli, con cui s'offriva quasi un itinerario espolitivo, regione per regione, delle testimonianze lasciatevi dalla cultura romanica: giunge, vici-versa, dopo quelli sulla Lombardia e sul Piemonte. Valle d'Aosta e Liguria, mentre si dedicava una serie gemella alle regioni europee. Non senza distinguere il Romanico umbro dal Roma¬ nico in Umbria, il breve ma essenziale saggio introduttivo ne indaga le origini risalendo agli elementi ereditati, come in S. Salvatore di Spoleto per mettere in evidenza la pronunciata neolatinità del Tempietto del Clitumno. La coerenza con cui le forme romaniche trovarono impiego sull'intero territorio europeo, sembro acquistare in Borgogna i connotati di una monolitica compattezza. Toccò quindi agli storici dell'architettura della regione, e in particolare a Charles Oursel, di negare la tesi unitaria insegnando a distinguere le forme diverse. Di pagina in pagina attraverso gli habitat più vari, dalla Puisaye all'altipiano di Langres, dalla Bresse al Màconnais le più straordinarie vicende s'intrecciano nel nome del Romanico attraverso i secoli. (an. dra.)

Persone citate: Borgogna Italia, Cadei, Charles Oursel, Prandi, Raymond Oursel, Tamanti

Luoghi citati: Europa, Liguria, Lombardia, Piemonte, Spoleto, Umbria, Valle D'aosta