Breznev accusa Carter di soffiare sul fuoco

Breznev accusa Carter di soffiare sul fuoco Invitando l'Iran e l'Iraq a negoziare Breznev accusa Carter di soffiare sul fuoco MOSCA — Breznev ha rivolto ieri un appello a Iran e Iraq, Paesi «amici dell'Urss», affinché risolvano attraverso negoziati le loro controversie. «Sarebbe bene — ha detto il leader sovietico ad un banchetto in onore del presidente indiano, Reddy, in visita a Mosca — che Iran e Iraq risolvessero in uno spirito di concordia quanto può essere risolto ora, e rinviassero quanto non può essere sistemato oggi ad un domani, quando un compromesso sarà diventato più facile». Breznev ha affermato che «né l'Iraq, né l'Iran guadagneranno nulla dalla reciproca distruzione, dal bagno di sangue e dallo scardinamento delle loro economie», e ha sollecitato l'apertura di negoziati tra i due Paesi: «Al giorno d'oggi la guerra non può e non deve diventare un mezzo per risolvere controversie tra Stati, soprattutto in un centro nevralgico come il Medio Oriente». Con una chiara allusione agli Stati Uniti, il leader sovietico ha detto che non è solo •un tragico malinteso» ad aver messo Iran e Iraq l'uno contro l'altro «in tempi per lo¬ ro difficili»: c'è chi sta cercando di trarre vantaggio dal conflitto. E si tratta «di chi non è contento della coesione delle forze antimperialiste nel Medio Oriente, di chi desidera stabilire il controllo sul petrolio mediorientale, di chi sogna di trasformare di nuovo l'Iran in una base militare e in un gendarme dell 'imperialismo». Breznev ha attaccato gli Usa anche per la situazione in Asia: «Chi ha attaccato il Vietnam, distruggendone le pacifiche città e i villaggi? Chi ha incoraggiato questa aggressione, chi finora non ha lasciato in pace la Cambogia, il cui popolo desidera solo costruire pacificamente una nuova vita? Chi organizza e dirìge la controrivoluzione afghana? Chi istiga il Pakistan contro i suoi vicini? Di chi sono le portaerei e le unità speciali che come una spada dì Damocle minacciano gli Stati indipendenti del Golfo e del Mar Rosso? Chi installa nuove basi militari nell'Oceano Indiano, nei Paesi del Medio Oriente e dell'Africa? La risposta a queste domande mostra chiaramente da dove derivino le pericolose tensioni nel mondo d'oggi».

Persone citate: Breznev, Reddy