Trapattoni: «L'affiatamento migliora» di Angelo Caroli

Trapattoni: «L'affiatamento migliora» Trapattoni: «L'affiatamento migliora» «Siamo solo stati un po' imprecisi e dobbiamo essere più freddi nelle conclusioni» - Bettega spiega la rete mancata: «Nessun dramma, l'importante è vincere» - Schiettezza di Gentile TORINO — Il rendimento di Claudio Gentile è impressionante nella sua continuità. E non è possibile neppure ricordare l'esatto momento in cui tale periodo si è iniziato. Ormai nelle graduatorie di merito, il suo nome figura puntualmente ai primi posti Non c'è avversario che lo infastidisca, non c'è ruolo che lo metta in difficoltà, non c'è alternativa tattica che lo distolga da quell'idea fissa che insegue con ostinatezza per novanta minuti: annullare l'antagonista diretto. E ieri sotto le sue grinfie è caduto il promettente ma acerbo Nicoletti Ai complimenti, Gentile risponde con semplice schiettezza. «B mio compito — dice — è quello di rendere il meno pericoloso possibile il mio avversario. Ci sono riuscito anche questa volta; ma il merito è di tutta la. squadra che mi ha aiutato». «Ormai sto abituandomi ai diversi ruoli che mi vengono assegnati; prima terzino sinistro, poi terzino destro, qualche volta mediano laterale, infine stopper. Quest'ultima possibilità è quella che mi dà meno gioie, poiché sono come frenato, mentre il mio istinto mi spingerebbe più avanti, a dare una mano agli attaccanti. Ma mi rendo perfettamente conto che anche in questo ruolo sono in grado dì giocare con buoni profitti». «Sulla partita dico solo che si trattava di sbloccare il risultato: una volta riusciti in tale non facile scopo, ci siamo limitati ad amministrare il vantaggio. Ora una serie fastidiosa di impegni ci attende: prima a Genova contro il Portogallo, poi a Brescia in campionato, poi ad Atene in Coppa Uefa, successivamente ospitiamo il Bologna e infine ci rechiamo in Lussemburgo nella prima partita ufficiale internazionale della stagione dopo i campionati europei. Il nostro obiettivo è questo: pareggiare a Brescia, superare il turno in Coppa e vincere con il Bologna ed il Lussemburgo». Ed eccoci a Trapattoni E' calmo; gli eventi della partita non lo hanno scomposto. Del resto, il risultato favorevole alla Juventus non dà molte possibilità di commento. Tutto si è subito sviluppato secondo i progetti dell'allenatore. Il •Trap» deve solo prendere atto di una vittoria neppure molto sofferta, «n primo tempo è stato bello ed abbiamo segnato due gol. Potevamo arrotondare il bottino, ma non ci siamo riusciti a causa di una certa imprecisione. Il secondo tempo è stato normale e non brutto come dite voi. Probabilmente, j on avete mai visto come si comportano in Olanda le squadre che si trovano in vantaggio di due gol. Meline e via continuando». «Io sono soddisfatto, anche perché la squadra ha confermato certi miglioramenti in chiave di affiatamento. Ma cosa si pretende di più da questa Juventus! Abbiamo creato altre quattro palle gol e le abbiamo fallite». «Ecco, dovremmo forse essere più freddi nella conclusione. Io metterei la firma per potermi trovare sempre in vantaggio di due gol nel primo tempo. Oltre tutto, contro il Como siamo riusciti ad amministrare il vantaggio meglio di quanto abbiamo fatto mercoledì scorso contro il Panathinaikos». Sul lettino dei massaggi c'è Liam Brady che si fa curare la caviglia sinistra. Non ci sono smorfie di dolore sul suo volto. L'infortunio patito mercoledì sera è dimenticato. «La caviglia — dice — non ha condizionato il mio rendimento. La Juventus, dal suo canto, mi sembra che giochi meglio contro le squadre più forti. Quando abbiamo segnato il primo gol il match si è chiuso». Il bravo massaggiatore De Maria, dopo Brady, prende in cura Bettega, il quale ha ricevuto nel primo tempo un involontario calcio alla caviglia destra. Bettega ieri pomeriggio voleva festeggiare il suo premio Chevron Sportsman con un gol; invece, al momento di battere Vecchi ha avuto una indecisione che egli stesso spiega: «Ho calciato di collo invece che di esterno ed ho sbagliato; ma non faccio drammi. L'importante è che la squadra abbia vinto. Per noi tutto diventa facile quando riusciamo a sbloccare subito il risultato. Mi pare che la Juve, soprattutto nel primo tempo, abbia disputato una gara veloce ed abbia creato tante opportunità per segnare. Evidentemente non abbiamo risentito per nulla della fatica accumulata mercoledì sera contro il Panathinaikos». Agli archivi Juventus-Como. Anche perché i bianconeri convocati da Bearzot devono già pensare a ItaliaPortogallo in programma mercoledì a Genova. Angelo Caroli Torino. Per Bettega una valida prova festeggiando la vittoria nel Premio Sportman