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Vetri infranti e persiane divelte per una bomba contro un negozio Vetri infranti e persiane divelte per una bomba contro un negozio Attimi di terrore la scorsa notte in corso Giulio Cesare. Si è pensato allo scoppio di una caldaia; qualcuno ha perfino gridato che c'era il terremoto. Tra un incredibile pioggia di vetri infranti e di persiane divelte, di vasi caduti dai balconi, tra auto parcheggiate e gravemente danneggiate, si è cercato di capire che cosa fosse successo. L'ululato delle sirene, pochi istanti dopo Implosione, ha fatto intendere chiaramente che si trattava di una bomba. Infatti una carica esplosiva di notevole potenza era stata posta da ignoti davanti al negozio di pettinatrice della trentottenne Valeria Nicastri, che abita in via Aosta 29/A e che in questi giorni è a Roma. L'ordigno è esploso all'una e venti. Il signor Giuseppe Bellandi, che abita nel caseggiato di fronte, ha detto: •Sono stato sbalzato dal letto e mi sono trovato a terra. Per alcuni minuti ho anche perso l'udito. Non riuscivo a comprendere se avessero buttato una bomba o se ci fosse stata una forte scossa di terremoto: Tutti si sono affacciati alla finestra in tempo per vedere una colonna di fumo che si levava nel punto in cui l'ordigno era stato fatto scoppiare. Fortunatamente non si lamentano feriti, an-' che se i danni sono ingenti in un vasto raggio. La polizia sta prendendo in esame l'eventualità che si tratti di un attentato del racket, perche in questi ultimi giorni tali atti criminosi si sono fatti più frequenti, ma non si hanno elementi per avvalorare una simile ipotesi. E' più probabile che si tratti di una vendetta personale. Si attende il rientro da Roma della proprietaria del negozio per ottenere da lei qualche spiegazione che possa far luce sull'episodio. Solo l'ora tarda e il fatte che in quel momento non transitassero passanti, ha evitato che la bomba provocasse vittime. La bomba ha sventrato il negozio di corso Giulio Cesare