Granatieri e Dragoni del Piemonte per ricordare la battaglia di Torino
Granatieri e Dragoni del Piemonte per ricordare la battaglia di Torino Rievocazione con tamburi, tricorni e schioppi del gruppo Pietro Micca Granatieri e Dragoni del Piemonte per ricordare la battaglia di Torino Rullo di tamburi sotto il sole, folle plaudenti, costumi del '700, parrucche, tricorni, qualcosa di molto simile a un carosello storico, anche se di proporzioni ridotte, per una celebrazione rievocativa del sacrificio di Pietro Micca durante l'assedio di Torino nel 1706. Nel pomeriggio di ieri, il Gruppo Storico dell'Associazione «Amici del Museo Pietro Micca», ha montato la guardia a Palazzo Madama, con evoluzioni che hanno attirato una grande folla. E' poi avvenuto il cambio della guardia, sempre fra il rullo dei tamburi, con il presentami con fucili dell'epoca. Piti tardi, i soldati del tempo di Pietro Micca sono sfilati per il centro della città partendo da Palazzo Madama e percorrendo via Garibaldi, via della Consolata, corso Siccardi, per raggiungere poi il maschio della Cittadella, la roccaforte torinese in cui Pietro Micca si sacrificò facendo saltare la sua storica mina per liberare Torino. Tn serata è stato reso omaggio al monumento che ricorda il minatore di Sagliano Aficca (ha preso 11 nome da lui) e alla presenza delle autorità è stato deposto un omaggio floreale all'eroe. Altri omaggi sono stati portati nei sotterranei, dove oggi il Museo intitolato a Pietro Micca presenta lo scenario ideale dell'episodio storico che i ragazzi apprendono dai libri di scuola. Ti pubblico ha quindi potuto visitare le «gallerie di contromina», dove Pietro Micca diede fuoco alle polveri. E' stato un modo simpatico e concreto per rendere piti noto un museo che è tra i pili legati alla città proprio per la storia che fra le sue pareti racchiude, con molti cimeli più efficaci di una pagina di storia. Lungo il percorso, i soldati dell'epoca si sono comportati ottimamente, austeri nelle divise, niente affatto imbarazzati dalle parrucche, anche se il caldo in certi momenti, per i cappelli a tricorno e le giubbe di panno, non poteva non farsi sentire.
Persone citate: Pietro Micca, Sagliano
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