«Il tripartito resta validoanche dopo il congresso psi»

«Il tripartito resta validoanche dopo il congresso psi» Il socialista Martelli rassicura la maggioranza de «Il tripartito resta validoanche dopo il congresso psi» Ma Napolitano (pei) insiste: «Sbarazziamoci di questo governo» ROMA — Fiutata l'aria poco favorevole che comincia a spirare nei loro confronti nella maggioranza democristiana, i socialisti stanno probabilmente cambiando i loro piani. Fino a ieri gli uomini della maggioranza craxiana avevano ripetuto che il governo dì Cossiga sarebbe durato fino al congresso socialista, previsto per novembre o, al mas- SPfcmdsMbrva Simo, per gennaio dell'81. Per il dopo, in modo non ufficiale. Craxi faceva capire che sarebbe venuto il momento di dare la presidenza del Consiglio ad un socialista. Ieri mattina, invece, l'on. Martelli, strettissimo collaboratore di Craxi, si premura di precisare in una intervista al «GR1» che «non vi è alcun automatismo tra la celebrazione del nostro congresso e ipotesi di governo diverse da quello attuale*. L'assicurazione è rivolta ai dirigenti democristiani dell'attuale maggioranza «moderata», i quali alla fine di questa settimana sono parsi sempre più preoccupa-ti dall'idea che un socialista possa togliere la poltrona di capo del governo alla de. State tranquilli, pare dire Martelli a Piccoli-BisagliaGava, a questo proposito. Noi chiediamo la presidenza ma voi avrete una contropartita. Il governo a presidenza socialista segnerebbe una collaborazione «che vede innanzitutto come protagonisti socialisti e democristiani*. L'ipotesi dei comunisti al governo, cioè, verrebbe in questo modo esclusa. Dalla de è arrivata una risposta secca da Guido Bodrato, dell'area Zaccagnini, che è all'opposizione contro l'attuale maggioranza della de. «Il partito socialista non sembra in grado di garantire quegli equilibri e quelle iniziative che sono necessarie per guidare il nostro Paese*, dice. Bisogna invece ristabilire un nuovo rapporto con il pei, e questo pare che stiano cominciando a capirlo anche gli uomini della maggioranza de, sostiene. I comunisti stanno seguendo con interesse le manovre democristiane, che dovrebbero portare a una riapertura di dialogo tra i duo maggiori partiti italiani. Ieri Giorgio Napolitano, uno dei massimi dirigenti del partito, ha preso ufficialmente atto di questi dati nuovi ammonendo però: «Al fine di evitare equivoci, a questo proposito, e di tagliar corto con manovre furbesche, noi diciamo che occorre allora innanzitutto sbarazzare il campo da questo governo*. Debbono inoltre «essere compiuti atti* che segnino concretamente un mutamento rispetto alle rotture contro il pei che hanno prevalso nei vertici della de. Altri «atti concreti» debbono essere compiuti dalla de rispetto a manovre che insidiano la libertà e l'indipendenza della stampa. Queste, a quanto pare, sono le condizioni che oggi il pei pione ai dirigenti democristiani. Assolutamente contrariati da quanto va avvenendo, sono invece i socialdemocratici. Secondo il vicesegretario Massari «è in pieno svolgimento la manovra di aggiramento che la de sta operando per scavalcare a sinistra il psi* allo scopo di bloccare il piano di Craxi di andare a Palazzo Chigi e di riallacciare i rapporti col pei. L'unico risultato di questo governo a tre, nel quale i socialisti sono entrati, sostiene Massari, è stato quello di permettere alle correnti democristiane di destra e di sinistra, spaccate dal congresso, di riagganciarsi. Alberto Rapisarda da cui dipende il giornalista e ritenendo urgente la denuncia dello stato di pericolo, ha allegato alla lettera stralci di documenti pubblici, quali la relazione scientifica del dottor Marco Bertuccelli, l'elenco dei veleni con, le loro caratteristiche tossiche e un'interpellanza dei consiglieri regionali Puggioni e Buzzanca. «Nonostante l'opposizione e il parere totalmente negativo del comitato di redazione, Sandro Doglio ha chiesto e ottenuto il licenziamento del collega. •L'assemblea dei redattori di Stampa Sera chiede il ritiro del provvedimento: la revoca costituirà l'occasione per ricreare in redazione la necessaria atmosfera di collaborazione senza la quale è sempre più difficile lavorare. •L'assemblea di Stampa Sera proclama lo stato di agitazione, una tornata di sciopero di 24 ore, fa appello altresì agli organi associativi regionali, alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana, al Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, ai comitati di redazione e a tutti i lavoratori dell'informazione perché si mobilitino su questo pericoloso precedente. •Il diritto-dovere di qualsiasi giornalista di portare tempestivamente a conoscenza dell'opinione pubblica fatti e notizie di rilevanza e interesse generale non deve essere censurato e lasciato all'esclusivo potere e arbitrio di direttori politici ed editori*. + + In proposito, il direttore di Stampa Sera precìsa: «Storno di fronte al caso di un giornalista di Stampa Sera che, su un altro quotidiano, polemizza con il proprio giornale, attacca il proprio direttore, fa addirittura pubblicare da altri materiale che è stato acquisito per conto dell'editore chegli ha dato fiducia e stipendio. Si deve avere la coerenza di riconoscere, almeno, che questo comportamento non è compatibile con un normale e onesto rapporto di lavoro. •A ulteriore chiarimento, infine, c'è da precisare che notizie relative alla presenza del relitto della nave greca al largo di Olbia con le sue sostanze chimiche velenose erano già note, essendo state ampiamente e ripetutamente pubblicate da quotidiani e riviste*. ^ L'Editore a sua volta comunica: •L'Editrice "La Stampa" conferma integralmente la propria fiducia al direttore, concordando nel ritenere che l'episodio in questione lede quegli elementi di collaborazione e di fiducia senza i quali non è possibile il mantenimento di singoli rapporti di lavoro né lo sviluppo della testata*.

Luoghi citati: Olbia, Roma