Verso il rilancio del patto sociale? di Emilio Pucci

Verso il rilancio del patto sociale? A Roma il confronto sul piano triennale, a Torino l'incontro per l'auto Verso il rilancio del patto sociale? ROMA — Il confronto sul plano triennale a medio termine, che si apre oggi con un incontro tra il ministro del Bilancio, La Malfa, e i sindacati, costituisce al tempo stesso una verifica economica, politica e sociale. Il governo, in sostanza, deve recuperare credibilità e peso politico, dando prova, dopo l'incerta gestione dell'emergenza, di poter mettere in moto quella programmazione che finora è rimasta sterilmente nel libro delle buone intenzioni. Ma un disegno del genere, con la messa a punto di misure capaci di risolvere i problemi strutturali della nostra economia, richiede il consenso delle parti sociali. La risposta verrà appunto dal lungo giro di consultazioni con tutte le categorie interessate. Per La Malfa incominciano due settimane cruciali. La bozza del piano elaborata nello scorso luglio sarà oggetto di osservazioni, di critiche, di controproposte, con l'obiettivo dichiarato di giungere a delle conclusioni quanto meno concordate. Il ministro del Bilancio è ben consapevole che il successo dell'iniziativa poggia sul consenso. « O c'è un patto sociale — ha dichiarato di recente La Malfa — o c'è il nodo scorsoio della stretta monetaria e creditizia, con tutte le conseguenze drammatiche che comporta. Non si può pretendere di opporre un no preconcetto alle proposte del governo e poi metterlo in allarme se cento o mille lavoratori rischiano di andare sul lastrico. Ma anche sulla finanza pubblica dobbiamo vederci chiaro*. Un consenso, però, che il governo dovrà dimostrare di essere meritevole di ottenere. Il calendario delle consultazioni predisposto dal ministro del Bilancio è serrato: si inizierà oggi con i sindacati, demani sarà la volta della delegazione della Confindustria e quindi, in rapida successione, toccherà a Confcommercio, Confagricoltura, Coldiretti, Confartigianato ed ai presidenti delle Regioni. Il confronto dovrebbe chiudersi il 25 settembre e da quel giorno, tenuto conto delle indicazioni scaturite da questi incontri, incomincerà a prendere forma la stesura definitiva del piano che il governo conta di presentare al Parlamento entro la fine dell'anno. Il documento dovrebbe comporsi di due parti (politica fiscale e monetaria per il ••rientro delHnflazione» e politiche dell'offerta) e fare perno su tre fondamentali obiettivi: 1) la riduzione della spesa pubblica, partendo da drastici tagli agli sprechi e alle agevolazioni; 2) maggiori entrate fiscali, attraverso una sempre più decisa lotta all'evasione (un grosso passo avanti in questa direzione è il disegno di legge sulla riforma della pubblica amministrazione finanziaria, approvato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri); 3) il controllo del costo del lavoro. Proprio quest'ultimo punto, è prevedibile, sarà al centro dell'incontro odierno con la delegazione Cgil-Cisl-Uil. I sindacati si presentano ai colloqui divisi da contrasti interni sulla futura strategia, attenuati soltanto dalla ferma presa di posizione contro i licenziamenti. «.Riteniamo giusto — dice Lama — collocare questo problema nel piano a medio termine*. Ma la difesa della occupazione, per forza di cose, aprirà il discorso sul rilancio della produttività e la riduzione del costo del lavoro. Il Fondo di solidarietà, concordato a luglio, è praticamente naufragato di fronte all'opposizione di molte forze politiche. L'interrogativo è ora sapere se il sindacato sarà più disposto a di¬ scutere su un eventuale «raffreddamento» (se non modifica) della scala mobile. In definitiva il nodo del patto sociale è tutto qui. Particolarmente difficile si presenta anche l'incontro con la delegazione degli imprenditori, soddisfatti per il metodo scelto dal governo nella stesura del piano, ma piuttosto cauti circa le indicazioni macroeconomiche e i contenuti operativi messi a punto dai tecnici ministeriali. La Confindustria, in altri termini, chiederà «più incisive misure di politica industriale e di occupazione* per un effettivo rientro dall'inflazione. Emilio Pucci

Persone citate: La Malfa, Lama

Luoghi citati: Roma, Torino