Ereditiera innamorata di Vallanzasca spende 1 miliardo e finisce in carcere

Ereditiera innamorata di Vallanzasca spende 1 miliardo e finisce in carcere Si è conclusa a Savona una «love story» degli Anni Settanta Ereditiera innamorata di Vallanzasca spende 1 miliardo e finisce in carcere E' accusata di spaccio di droga - Trentaduenne e appartenente a una notissima famiglia di Bergamo, nel 1972 abbandonò marito e ricchezze per seguire la «banda della Comasina» SAVONA — Una tossicodipendente, Loretta Trussardi, 32 anni, originaria di Bergamo e in carcere a Imperia per detenzione, uso e spaccio di stupefacenti, nonché porto abusivo di coltello, ha disperso una fortuna (600 milioni, ma qualcuno dice un miliardo) per l'amore di Renato Valianzasca. il bandito che ha terrorizzato Milano e la Lombardia in questi Anni Settanta. Per Valianzasca e la «gang della Comasina* Loretta Trussardi ha abbandonato il marito, Rodolfo Codecaso, ha interrotto tutti i rapporti con la famiglia e imboccata la via delle droghe pesanti. La giovane donna forse sperava di diventare la «Bonnie» della banda. Probabilmente ne aveva i numeri perché era bella, anticonformista, ricca e con spirito di avventura. Ora — chiusa in carcere — non è che una donna precocemente invecchiata dall'eroina di cui ha sempre più bisogno. La Trussardi è stata arrestata a Savona pochi giorni fa insieme allo svizzero Bruno Willy Brandle, 28 anni. Nel cruscotto della loro auto, posteggiata in una piazzetta che è il ritrovo abituale dei tossicomani, gli agenti della Mobile hanno scoperto dieci bustine di eroina e un coltello. Sulle prime sembrava uno dei tanti arresti di sbandati che durante l'estate, ingrossano la schiera dei tossicomani della Riviera ligure di ponente ma ulcuni ritagli di giornale con le cronache delle tragiche imprese di Valianzasca e un pacco di lettere scambiate col bandito e conservate nella borsetta della donna, hanno messo in sospetto il brigadiere Augusto («Serpico») Del Maschio ed è saltata fuori la vicenda della «Bonnie della Comasina». La storia comincia otto anni fa. Loretta Trussardi riceve in eredità un vero e proprio patrimonio perché il padre, morto di tumore, era uno dei più noti commercialisti della città. Inoltre la madre possiede una cospicua fortuna portata in dote dalla sua famiglia. Un fratello è ingegnere. Purtroppo il matrimonio con Codecaso non dura che pochi giorni e Loretta Trussardi fugge da casa, abbandona Bergamo e, rifugiata a Milano, conosce Valianzasca. Sembra che, in un primo tempo, i gangsters le abbiano spalancato le porte soprattutto in virtù del suo cognome poiché a Bergamo esiste un'altra famiglia Trussardi proprietaria di un impero tessile. L'omonimia probabilmente, induce i banditi a blandire Loretta nella speranza di qualche colpo o ai un grosso sequestro di persona grazie alla sua complicità. E' certo che gli incontri della donna con gli uomini della «banda della Comasina» sono frequenti (e oggi lo conferma la polizia). Quando entra in intimità con Renato Valianzasca per Loretta Trussardi è il colpo di fulmine. Così parecchi soldi della donna finiscono nelle tasche dei banditi che a loro volta le forniscono eroina e cocaina e fingono di riconoscerle il ruolo di «donna del capo». Il suo patrimonio si assottiglia sempre di p.ù, la famiglia ne mene a cono¬ scenza, si rivolge al tribunale, chiede ed ottiene l'interdizione. Poi arrivano i tempi duri: Renato Valianzasca è catturato dopo un conflitto a fuoco; la banda decimata dagli arresti; i superstiti latitanti che imboccano vie diverse e si dileguano. Loretta Trussardi rimane sola col suo sempre maggiore bisogno di droghe pesanti e l'amore per Valianzasca al quale non vuole rinunciare. Fra i due la corrispondenza — decine e decine di lettere e di cartoline — si fa ancora più fitta. Nella borsetta di Loretta Trussardi si ammucchiano i messaggi di Valianzasca e i ritagli di giornale che parlano di lui, dei suoi delitti, dei processi che subisce. Per la donna cominciano i fermi, le diffide, le peregrinazioni da un capo all'altro dell'Italia assieme ad amici occasionali con i quali parla del suo rapporto col «re della Comasina*. Loretta è prodiga nel riferire particolari romantici e qualche volta piccanti, soprattutto dopo che si è iniettata una dose di eroina. Savona è l ultima tappa (per ora) della sua vita randagia e in carcere porta con sé solo pezzi di giornale e lettere, tutto ciò che le resta di un sogno impossibile per il quale ha distrutto la sua vita Bruno Balbo Loretta Trussardi che durante l'estate ingros