La Juventus solo noi finale passa a Brescia di Bruno Bernardi

La Juventus solo noi finale passa a Brescia Un gol segnato da Cabrini all'88' dà la vittoria alla squadra bianconera La Juventus solo noi finale passa a Brescia Dopo un primo tempo alterno e combattuto, gli uomini di Trapattoni hanno assunto l'iniziativa nella ripresa - H gioco, però, non è stato brillantissimo - Causio, piuttosto in ombra, è stato sostituito al 62' da Marocchino ed ha lasciato il campo fra i fischi - Buona la prova di Brady DAL NOSTRO INVIATO BRESCIA — Il gol di Cabrini, a 2 minuti dalla fine, ha fruttato una vittoria insperata, importantissima ma la Juventus ha sofferto più del lecito a piegare l'incompleto Brescia. La velocità degli uomini di Magni ha messo a nudo certe pecche organizzative della squadra bianconera Si tratta di un'involuzione oppure è un fatto episodico? Difficile dare una risposta. La verifica la si avrà mercoledì prossimo al Pare des Princes di Parigi nell'amichevole con la Francia. Ieri sera tutti i reparti hanno denunciato qualche smagliatura, in particolare il centrocampo dove Causio, che è il «trait d'union» con le punte, ha nuovamente deluso. Una ventina di giorni fa, a Casale, il «Barone» era apparso tra i più in forma poi si è appannato e non riesce a dare un concreto apporto all'azione offensiva. Anche Tardelli e Furino, lodevoli come impegno, non sono riusciti a rendere all'altezza delle loro possibilità. Le poche azioni valide jono partite dal sinistro (e anche dal destro) di Brady, e dalle proiezioni di Osti, Gentile e Scirea che, però, ha sulla coscienza una palla-gol. Le principali occasioni, compresa la rete di Cabrini, come si vede sono capitate ai difensori, anche perché il Brescia aveva applicato una cerniera a metà campo, con marcamenti stretti ed era difficile trovare spazi per manovrare. Bottega, che ha il grosso merito di aver effettuato 1'«assist» propiziando il punto vincente di Cabrini, se si esclude l'occasione nel primo tempo, non è mai riuscito a concludere e Panna, pur tirando da lontano, non è riuscito a incidere nell'area avversaria. Con l'uscita di Causio, Fanna si è spostato a destra e la sua partecipazione al gioco è risultata leggermente più attiva. La necessità di vincere costringeva la Juventus a sbilanciarsi e Zof f ha avuto anche un paio di grossi brividi sul contropiede del Brescia, ma è riuscito ad evitare danni sia per merito suo che per la collaborazione di un Gentile davvero ineccepibile. Tra le note positive (poche) c'è la prestazione del giovane Osti, un terzino che gode fama di «duro» ma che ieri sera ha dimostrato di saper anche partecipare attivamente all'azione, con proficue discese. E' un elemento che deve maturare, ma che è destinato ad una promettente carriera Nuvoloni bassi solcavano il cielo sospinti dal vento: la minaccia di un temporale non aveva impedito che al «Rigamonti» ci fosse la folla dei grandi appuntamenti. Circa 25 mila spettatori per un incasso record che supera i 140 milioni. Da queste parti, evidentemente, la Juventus fa più richiamo dell'Inter-scudetto che, nella recente amichevole persa con il Brescia, attirò poco più di 15 mila persone per un introito di poco superiore ai 71 milioni. La Juventus, ancora priva di Cuccureddu, convalescente dalla distorsione alla caviglia, presentava come terzino destro il nuovo acquisto Osti al suo debutto in parti- ta ufficiale. In mediana c'era capitan Furino che Tra-, pattoni preferisce a Prandelli. TI successo dell'Udinese (2-0) sul Taranto, imponeva alla Juventus di vincere e gli uomini di Trapattoni, apparsi deconcentrati a Cremona nell'amichevole di metà settimana avevano una buona partenza: Osti si metteva subito in luce con' un tiro che sorvolava la traversa, n ritmo era frizzante, a volte frenetico a scapito della precisione. I bianconeri costruivano la prima palla gol al 71'. Su azione di calcio d'angolo, Osti recuperava un pallone e dalla linea di fondo crossava sotto porta dove Bettega, ostacolato da Scirea, schiacciava sulle braccia di Malgioglio e l'occasione sfumava. , . C'era agonismo in campo e l'arbitro ammoniva Biasini (9') per un fallo sul vivacissimo Osti. Il Brescia, di tanto in tanto abbozzava qualche contropiede che metteva in affanno la retroguardia dove si batteva con grande energia ed efficacia Gentile ben coadiuvato da Osti. Una violenta punizione di Fanna (19') sfiorava la sbarra trasversale ma era Zof f a < correre un serio pericolo al 29'. Iachini allargava sul centro-destra a Bergamaschi che, da circa 25 metri, folgorava in porta e Zoff, in tuffo, respingeva in corner. Era un momento critico per la Juventus. Al 32' altra bella azione del Brescia impostata da Galparoli per iachini, che, da fondo campo, centrava e Gentile, con un acrobatico salvataggio, rischiava i connotati ma impediva a Sella di girare in porta. La Juventus pasticciava, non riusciva a riprendere il controllo del centrocampo dove il solo'Brady sembrava avere le idee chiare mentre Tardelli era impegnato in un lavoro di tamponamento, come Furino (che talvolta si concedeva qualche confidenza di troppo) e Causio non riusciva a rilanciare le punte Bettega e Fanna che erano rispettivamente braccate da Galparoli e Guida. A tempo scaduto (l'arbitro aveva già fischiato), Fanna scagliava contro la traversa un rabbioso pallone. Secondo round. La Juventus si scuoteva e al 47' sbagliava una facilissima occasione. Su corner di Fanna, Malgioglio di pugno respingeva corto sul sinistro di Scirea che, a due passi dalia porta sguernita, calciava fuori bersaglio. Incredibile l'errore del «libero». Ma era una fiammata poiché la Juventus tornava a «portare» palla lasciando a desiderare come organizzazione di gioco. Causio, in serata negativa, non riusciva a difendere con successo il pallone e a rifornire Bettega che era chiuso nella morsa Guida-Venturi. Lo stesso Fanna non confermava la buona impressione suscitata domenica scorsa con il Taranto. Al 53' Gentile veniva ammonito per proteste e due minuti dopo la Juventus creava un pericolo per la porta bresciana. Un cross di Fanna spioveva nell'area piccola, dove Guida e De Biasi anticipavano Bettega mandando il pallone a carambolare sopra la traversa in corner. Poi Causio effettuava un diagonale parato da Malgioglio e usciva di scena cedendo il posto a Marocchino (62'). Causio guadagnava gli spogliatoi tra una salva di fischi del pubblico. Con l'innesto di Marocchino, Trapattoni sperava di aumentare il potenziale off esivo della Juventus. Neppure Marocchino si rivelava un toccasana anche se appoggiava di più Bettega, con Fanna che si spostava a destra nella posizione che gli è più favorevole. Il gioco si interrompeva per qualche secondo per consentire agli inservienti di liberare una parte dell'area di Zoff intasata da lunghe strisce di carta igienica che si confondevano con le linee di demarcazione. Anche il Brescia effettuava una sostituzione: al posto di Torresani entrava Salvioni (73'). La Juventus cercava di sorprendere il Brescia sganciando con frequenza Scirea, già arrivato due volte vicino al gol ma senza successo, che al 76' si produceva una leggera distorsione al piede destro ma, dopo le cure, riprendeva il suo posto. Nel finale la Juventus metteva sotto pressione il Brescia. All'82' Malgioglio abbrancava con un bel tuffo un insidiosissimo cross di Brady. Ma capitolava all'88' quando il pareggio per il Brescia sembrava cosa fatta. Gentile effettuava un traversone: la palla spioveva sotto porta vicino alla linea di fondo dove Bettega, facendo da pivot, la depositava di testa sul centro area dove si avventava Cabrini che, con una giravolta, di sinistro scaraventava in rete. La Juventus trovava cosi in extremis il gol vincente ma il gioco latita ancora. Bruno Bernardi

Luoghi citati: Brescia, Casale, Cremona, Fanna, Francia, Parigi