Frank Williams sgrida il suo pilota «Ti sei comportato come un bambino»

Frank Williams sgrida il suo pilota «Ti sei comportato come un bambino» Il costruttore inglese teme di vedere sfumare il titolo mondiale Frank Williams sgrida il suo pilota «Ti sei comportato come un bambino» Parole dure anche per Reutemann: «Ha dormito» - Scambio di accuse tra Patrese e De Angelis ZANDVOORT — Alla fine della corsa Alan Jones è sceso dalla macchina come una furia. Senza neppure togliersi il casco dalla testa, si è infilato in un «motorhome. e nessuno è più riuscito a parlargli per una buona mezz'ora. Quando è uscito, molto onestamente ha ammesso di aver commesso un errore. «Non riesco a capire — ha detto l'australiano —, ma in questo weekend in Olanda non ho fatto altro che sbagliare. Forse sono troppo nervoso, sento il peso della responsabilità di lottare per il titolo mondiale. Mi spiace perché la squadra come al solito ha lavorato benissimo ed io ho rovinato tutto. Ora per il campionato nulla è compromesso, ma io ho fatto un grosso regalo ai miei avversari. Tutto diventerà più difficile nelle prossime corse». Il comportamento di Jo¬ nes ed anche quello di Reutemann è stato duramente criticato da Frank Williams. Il costruttore ha avuto parole feroci per i suoi piloti. «Alan si è comportato come un bambino — ha dichiarato a denti stretti — ed il suo sbaglio è costato moltissimo, soprattutto i 9 punti offerti su un piatto d'argento a Piquet. Quando a Reutemann, ha dormito per tutta la gara. Poteva almeno tentare di strappare la vittoria ai nostri rivali. Avrebbe contenuto i danni». Ovviamente fuori di sé per la felicità è apparso Nelson Piquet, rilanciato nel mondiale. Il brasiliano, finalmente con un sorriso allegro, ha innaffiato a lungo tutti i presenti sul podio con lo champagne ed alla fine ha ingaggiato un duello con il soddisfattissimo René Arnoux a colpì di spruzzi. Quando gli è stato chiesto a chi dedicava la vittoria, il pilota della Brabham ha detto: «Ringrazio soprattutto Clay Regazzoni». Lo sfortunato pilota ticinese, ricoverato in clinica a Basilea, sabato, quando aveva saputo i tempi delle prove, aveva pronosticato la vittoria di Piquet, davanti a Giacomelli e Laffite. Ha centrato in pieno la previsione sul bravo Nelson e ha sbagliato di poco la classifica dei primi tre in quanto Giacomelli avrebbe potuto benissimo piazzarsi secondo davanti al francese. «Ora — ha dichiarato ancora Piquet — non potrò fare a meno di andare a trovare Clay. Secondo me Rega ha già trovato un secondo lavoro. D'ora in avanti potrà fare l'indovino della Formula 1. Scherzi a parte, questo successo mi rìda fiducia e spero che a Imola la storia si possa ripetere». La corsa è piaciuta molto, ovviamente, anche ad Arnoux che con i 6 punti del secondo posto si sente autorizzato a sperare nel mondiale. «Ho fatto una gara prudente — ha detto il franceslno — perché avevo scelto gomme molto dure e all'inizio mi mancava l'aderenza. Con il passare del tempo mi sono sentito più sicuro e non ho avuto difficoltà a passare Laffite. Ora il campionato diventa bellissimo. Meglio per me ed anche per i tifosi, che certamente assisteranno ad un finale incandescente». Incandescente è stato anche lo scontro in pista ed a parole che è avvenuto tra Riccardo Patrese, Elio De Angelis e Pironi, scontratisi a vicenda al secondo giro. Il romano ha cercato di affiancare il padovano all'interno, ha toccato l'Arrows di Riccardo ed ha centrato in pieno l'ignaro Pironi che stava poco avanti, impegnato in curva. Il francese, non si capisce perché, ha accusato Patrese di essere il solo responsabile dell'incidente. In ogni modo queste le versioni dei due piloti italiani. «Stavo compiendo la mia traiettoria — ha dichiarato Patrese — quando De Angelis ha cercato di affiancarmi all'interno. Mi è passato su una ruota ed ho visto che aveva già la sospensione anteriore piegata. Segno che mi aveva tamponato. Io sono stato soltanto la vittima dell'accaduto. Difendevo la mia posizione e per questo mi ero posto al centro della pista». De Angelis a sua volta ha replicato: «Riccardo poteva allargarsi e farmi passare. Invece è rimasto in mezzo e addirittura ha anticipato la frenata. In queste condizioni lo scontro è stato inevitabile perché non potevo superarlo né a destra né a sinistra». I due giovani poi si sono accusati a vicenda e nonostante una spiegazione a quattr'occhi ognuno è rimasto sulla propria posizione. Un breve cenno, infine, alla gara di Vittorio Brambilla. Il monzese, da bravo «apprendista», non ha forzato all'inizio, rimanendo in coda al gruppo anche perché subito nelle prime tornate era stato leggermente tamponato e temeva che la sua vettura avesse riportato dei danni. Quando invece si è reso conto che la macchina andava bene, si è portato nella scia di Geoff Lees, che lo precedeva con l'Ensign, e ha tentato il sorpasso. L'inglese, quando ha visto il monzese affiancarlo, ha chiuso la traiettoria e le due vetture si sono urtate. L'Alfa ha riportato la rottura di una sospensione e l'Ensign ha avuto il cambio danneggiato. Un guasto ha tolto di scena anche l'Osella di Cheever. Un iniettore imperfetto ha portato al cedimento del motore. Ercole Colombo • PROVE — Nelle prove libere effettuate ieri mattina con la pista bagnata, ma non sotto la pioggia, il miglior tempo è stato ottenuto da Alan Jones (Williams) in l'2l"52. Dietro all'australiano si sono piazzati Villeneuve (Ferrari) in l'2l"91, De Angelis (Lotus) in l'22"04 e Piquet (Brabham) in l'22"07. Cheever è risultato sesto, Scheckter ottavo, Patrese tredicesimo, Giacomelli diciannovesimo e Brambilla 21*. • FÒCA — Il costruttore più in difficoltà nella perenne lotta fra la Foca e le autorità sportive è il francese Guy Ligier: vorrebbe stare dalla parte di Ecclestone, ma l'anno prossimo sarà abbinato alla Talbot che invece intenderebbe correre con i regolamenti della Fisa insieme a Ferrari, Renault, Alfa Romeo e Osella.

Luoghi citati: Imola, Olanda