Un duetto d'epoca di Michele Fenu
Un duetto d'epoca Un duetto d'epoca Per qualche minuto, solo per qualche minuto, si è riprodotto ieri nel Gran Premio d'Olanda un duello di un'epoca ormai lontana: due vetture rosse, una Ferrari e un'Alfa Romeo, lottavano nel gruppo di testa di una corsa di Formula 1. Gilles Villeneuve, con la Ferrari n. 2, e Bruno Giacomelli con l'Alfa Romeo n. 23, hanno richiamato alla memoria avvenimenti e episodi che appartengono alla leggenda dello sport automobilistico. Il sorpasso di Giacomelli nel lungo rettilineo di Zandvoort, deve aver provocato qualche brivido ai tifosi italiani Si può solo immaginare che cosa accadrebbe fra quindici giorni a Imola, in occasione del Gran Premio d'Italia, se gli uomini della Ferrari e quelli dell'Alfa diventassero protagonisti della gara. C'è quel «se» che smorza speranze e entusiasmi purtroppo. La situazione non è esaltan te per nessuna delle due Case, anche se per motivi diversi come ha confermato il Gran Premio d'Olanda. L'Alfa Romeo, indubbiamente, è in crescita (ed era ora), ma il dramma di Patrick Depailler rischia di ripercuotersi sui risultati. Vittorio Brambilla deve abituarsi a queste spaventose vetture a «effetto suolo» e Giacomelli — un Giacomelli bravissimo, sia ben chiaro — non ha ancora la freddezza, l'esperienza di un professionista consumato. E così capitano «scivolate» amare come quella di Zandvoort Villeneuve, ancora una volta ammirevole per grinta e impegno, è stato per l'ennesima volta mortificato dall'infelice connubio gomme-macchina che contraddistingue questo campionato 1980 della Ferrari Qualche progresso si è visto, ma troppo poco per accendere gli animi La 312/T5 non è competitiva, la Michelin ha perso la guerra con Ut Goodyear e a Mannello, tra una preoccupazione e l'altra per i finanziamenti Fiat per la prossima stagione, si pensa solo al futuro. Il quale futuro è rappresentato dalla 126 C, ovvero dalla monoposto sovralimentata La nuova vettura, dopo migliaia di chilometri di collaudi e test, scenderà in pista per la prima volta proprio a Imola, di sicuro nelle prove, forse in gara. Un debutto che, almeno per Enzo Ferrari unisce valori tecnici e umani visto che avviene in un autodromo chiamato Dino Ferrari A questo circuito intitolato al figlio così amato e alla «turbo» il costruttore modenese affida un messaggio di speranza e di rivincita. Gli anni passano, fra gioie, dolori e mille battaglie, vinte e perse, ma Ferrari guarda avanti anche se — come ha scritto — questo è un tempo che non gli piace. Michele Fenu
Persone citate: Bruno Giacomelli, Dino Ferrari, Enzo Ferrari, Giacomelli, Gilles Villeneuve, Patrick Depailler, Vittorio Brambilla
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Morire a Canelli a 25 anni
- In Assise Caterina Sagoleo: su lei l'umbra terribile dell'ergastolo
- Due fratelli di Nizza a giudizio per omicidio
- Nuove norme per la scuola Colore tv, prezzi, 95 progetti
- Ã? morto il gen. Carboni
- E' accusato di un omicidio
- L'arditismo nei comandanti
- Bergamo: guerriglia tra "tifosi,, durante la partita con il Torino
- Una pagina di valore alpino
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Internet, istruzioni per l'uso
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- un po'di fantascienza
- Nascita di Marconi
- Non si mangia il gelato in boutique
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy